Dopo aver lottato con i mezzi pubblici perennemente strapieni, il ragionier Ugo Fantozzi arriva finalmente in ufficio. Qui trova ad attenderlo pile di pratiche da sbrigare rifilategli dai furbi colleghi. Costretto a partecipare a gite aziendali e partite di calcio, Fantozzi è anche ossessionato da una moglie brutta e da una figlia orripilante.
Fantozzi - Collezione
Description
Dopo le disavventure del primo film, Fantozzi prosegue la sua catastrofica vita quotidiana tra le frustazioni lavorative e il triste ménage familiare. I mitici episodi del ricevimento della Contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare e la ricostruzione della scena della scalinata del film "La corazzata Potemkin", definito da Fantozzi "una cagata pazzesca", sono ormai entrati di diritto nella galleria delle immagini più famose del cinema comico italiano.
Il ragionier Ugo Fantozzi è un perdente nato: per lui i problemi dell'ufficio e del vivere quotidiano sono tragedie immani. Come solcare il traffico cittadino, trovare un parcheggio, trattare con i colleghi, soddisfare i capi, partecipare alle manifestazioni organizzate dal sindacato.
Continua il calvario del ragionier Ugo Fantozzi, impiegato di concetto (frustrato e brutalizzato) in una multinazionale. Dopo una faticosa giornata d'ufficio, alle prese con i soliti problemi e schiavizzato, come al solito, dai colleghi, il povero ragionier Fantozzi deve subire anche una catastrofica riunione di condominio. Parte quindi per una gita con la famiglia a bordo di un incredibile camper. Al ritorno scopre che la sua bruttissima figlia, sedotta e abbandonata, è incinta.
Dalla Creazione all Giudea del tempo di Gesù Cristo, dai tornei medievali alle crociate, dal secolo di Robin Hood alla rivoluzione francese, e poi ancora alla breccia di Porta Pia e alla Prima guerra mondiale, per finire con una partita di calcio tra Italia e Scozia, Fantozzi è volta a volta tremebondo e nudo Adamo, goffo cavaliere, sanculotto rissoso, sfortunato aviatore e tifoso accanito. E' sempre lui il perdente contro il destino cinico e baro: fino a tentare una volta di più la sorte, con Pina, la querula moglie ed una orrenda ragazzina, nell'epoca del tecnologico e del fantascientifico.
Una vita da travet, decenni da mezzemaniche lasciati alle spalle perché, se Dio vuole, sorge il giorno in cui tutto questo appartiene al passato, in cui si aprono le rosee prospettive di un'esistenza diversa, di un meritato e sereno riposo, con tanto tempo libero da riempire come meglio si crede, in pace e tranquillità. Forse così accade agli altri pensionati, ma non certo al rag. Ugo Fantozzi, la cui vita da ex lavoratore è fatta di stress e di frustrazioni forse più che ai tempi dell'ufficio.
Il ragioniere Ugo Fantozzi è ormai in pensione, ma le umiliazioni non sono ancora finite: una volta all'anno viene convocato dalla Megaditta a cui ha regalato i suoi anni migliori per essere mostrato ai nuovi assunti come esempio di "merdaccia", smidollato, pusillamine, inetto. Ma quando è troppo è troppo: Fantozzi decide di prendere di petto il resto dei giorni che gli restano da vivere. . .
Cacciato di casa dalla figlia sposata, Fantozzi scopre di avere una settimana di vita. La fedele moglie Pina gli organizza una notte d'amore con la donna dei suoi sogni, la Silvani. Appurato che si trattava di una diagnosi sbagliata, colto da infarto per la gioia, Fantozzi muore, ma in paradiso trova un Buddha che lo condanna a reincarnarsi.
Abbiamo lasciato Fantozzi in Paradiso, ma i suoi guai non sono finiti lì. In Paradiso, infatti, c'è sovrapopolazione e ovviamente a farne le spese sarà proprio il ragioniere più famoso d'Italia. Tornato sulla Terra, riprende il tran-tran di sempre, con alcune conferme (i compagni d'ufficio) e qualche novità, naturalmente non piacevole. La nipote Uga viene rapita e costringe Fantozzi ad addentrarsi in uno sconosciuto e degradato mondo giovanile. La moda delle chat-line lo contagia al punto di innamorarsi perdutamente di una telefonista che scopre essere la Pina. La signorina Silvani lo accusa di averla messa incinta, mentre il megapresidente lo coinvolge in un processo per corruzione.
Alle soglie del terzo millennio gli impiegati della Megaditta non hanno più quella sana soggezione nei confronti dei capi e così il Consiglio dei Dieci Assenti su indicazione del Megapresidente propone la clonazione del ragionier Fantozzi. Tornato a prodigarsi nell'antico repertorio di blandizie e ruffianerie, il nostro eroe si guadagna un incarico di prestigio: badare alla pecora nera della famiglia, l'ultimo genito degenere del Megapresidente, Abalberto Maria Balabam.