Mentre sta seguendo l'annuale banchetto dei premi Nobel, la giornalista di nera Annika Bengtzon è testimone di un omicidio spettacolare che avviene davanti ai suoi occhi. Uno dei due assassinati è il controverso premio Nobel per la Medicina Aaron Wiesel. Testimone chiave per la polizia, Annika promette di non rivelare nulla di quanto ha visto ma ben presto si convince anche che il vero obiettivo fosse la stessa presidente del comitato per il Nobel.
Annika Bengtzon Collection
Description
La famosa presentatrice TV Michelle Carlsson viene assassinata con un colpo di pistola dopo una festa, al termine della registrazione di una puntata dello show intitolato “Il Castello”. A scoprire il corpo è Anne Snapphane, una collega che aveva a sua volta concorso al posto assegnato a Michelle. Arrivata sul posto, la polizia diretta dal commissario Q. ferma gli ospiti, giornalisti e operatori che hanno lavorato alla trasmissione, e impedisce l'ingresso della stampa. Annika Bengtzon, giornalista di punta del Kvällspressen, viene incaricata del servizio dal suo superiore proprio mentre si sta recando con i figli a una festa in casa dei genitori del compagno Thomas. La madre non ha mai perdonato a Thomas di aver lasciato la moglie per iniziare una relazione con Annika.
Alla fine dell'estate, il giorno stesso in cui Annika Bengtzon torna a Stoccolma lasciando il marito Thomas e in figli ancora in vacanza nell'arcipelago, una ragazza viene trovata strangolata in un parco, completamente nuda. Accorsa sul posto, Annika incontra il commissario Q, dal quale viene a sapere che la vittima ancora non ha un nome; il riconoscimento avverrà poco più tardi all'obitorio, quando la coinquilina Patricia riconosce la propria compagna di stanza Josephine. Annika vorrebbe intervistarla, ma Patricia è molto reticente; acconsente solo quando la giornalista le garantisce che non scriverà nulla di ciò che potrà rivelare. Patricia e Josephine lavoravano insieme in un locale chiamato Studio Sex, la prima come cameriera, la seconda, probabilmente, praticava anche striptease. Il proprietario del locale è Joachim, il ragazzo di Josephine.
Nel 1972 un attentato dinamitardo alla base dell'aeronautica militare di Luleå nella Svezia settentrionale provoca la morte di un soldato. Quaranta anni più tardi, il giornalista di un quotidiano locale che aveva scritto sul caso viene investito e ucciso da un'automobile. Annika Bengtzon viene inviata a Luleå per scrivere un réportage, ma nella cittadina boreale scopre che c'è un testimone oculare, un quindicenne di nome Linus. Lo convince a testimoniare presso il commissario Suup, ma con grande costernazione di tutti Linus viene assassinato. La madre del ragazzino riceve per posta un biglietto con un disegno di un lupo rosso e una citazione di una frase di Mao Zedong...
Due poliziotti di pattuglia in auto per le strade di Stoccolma ricevono una chiamata, si sono uditi colpi di pistola in un palazzo di abitazioni; tra di loro c'è l'agente Nina Hoffman. Accorsi sul posto, scoprono che si tratta della casa di un collega, David Lindholm, divenuto famoso per avere liberato dei bambini ostaggio in una scuola. L'uomo giace morto nel letto, freddato con colpi d'arma da fuoco alla testa e al basso ventre. La moglie Julia, che è la migliore amica di Nina, viene portata in ospedale e poi arrestata. Il figlio della coppia, un bambino di nome Alexander, è irreperibile. L'omicidio fa molta sensazione perché la vittima è famosa e perché c'è di mezzo un bambino. La polizia organizza le ricerche, ma è senza tracce. Annika Bengtzon viene incaricata di seguire il caso e si reca anche alle udienze in tribunale in cui viene convalidato l'arresto di Julia Lindholm...
Il caporedattore del Kvällspressen, Spiken, va in pensione; il direttore Schyman vorrebbe che il suo posto fosse preso da Annika Bengtzon ma lei preferisce continuare a lavorare come giornalista; per questa ragione viene promosso Patrik Nilsson, che diventa il superiore anche di Annika. Annika indaga sulla notizia della morte di cittadini svedesi nella Costa del Sol in Andalusia: l'ex campione sportivo Sebastian Söderström, la moglie e due bambini piccoli sono rimasti soffocati durante una rapina nella villa dove abitano. Sembra che le rapine con gas siano il reato più comune in zona, ma la morte delle vittime è un caso raro.