Trilogia di Orfeo

Description

Decadente, sovversivo e irto di invenzioni artistiche, il cinema nato dal mito di Jean Cocteau disturba tanto quanto affascina. Cocteau era l'artista più versatile della Parigi prebellica. Poeta, romanziere, drammaturgo, pittore, celebrità e regista: i suoi numerosi talenti si sono uniti in film audaci e onirici che continuano ad affascinare il pubblico di tutto il mondo. In "The Blood of a Poet", "Orpheus" e "Testament of Orpheus", Cocteau utilizza il mito orfico per esplorare le complesse relazioni tra l'artista e le sue creazioni, la realtà e l'immaginazione.

Ispirato ai sogni e alle ossessioni del regista, un poeta (Enrique Rivero) cerca di sbarazzarsi di una bocca che gli è rimasta impressa sul palmo di una mano, dopo che aveva cercato di cancellarla dalla tela di un suo quadro, essendosi animata. Ispirato da una statua (Elizabeth Lee Miller) inizia un viaggio disseminato di simbologie inconsce oltre uno specchio, fino ad arrivare alle reminiscenze dell'infanzia e alla conoscenza della tremenda noia dell'immortalità della gloria.

La morte, impersonata da una principessa, si innamora di Orfeo, mentre il suo autista, Heurtebise, si innamora di Euridice. Attraverso uno specchio nella sua camera da letto, Orfeo compie un viaggio nel regno dei morti dove incontra la principessa e gli confessa il suo amore. Heurtebise riuscirà a far uscire Orfeo dal mondo dell'aldilà e fargli incontrare Euridice. Ma i due verranno severamente puniti per la loro trasgressione

Fuori dal tempo e dalla realtà, le esperienze di un poeta. Il giudizio del giovane poeta da parte di Heurtebise e della Principessa, gli Zingari, il palazzo di Pallade Atena, la lancia della Dea che trafigge il cuore del poeta, la tentazione della Sfinge, la fuga di Edipo e l'Assunzione finale