Atto I: in una fattoria dell'Emilia crescono insieme Olmo, figlio di contadini, e Alfredo, erede del padrone, nati nello stesso giorno del 1900. Dopo i primi scioperi nei campi e la guerra 1915-18, il fascismo agrario dà una mano ai padroni. I due giovani si sposano. Atto II: negli anni '30 le strade di Olmo e Alfredo si separano. Il primo, vedovo, fa il norcino e continua la lotta; il secondo si rinchiude nel privato. Il 25 aprile 1945 si processano i padroni, e i due si ricongiungono. Fondato sulla dialettica dei contrari: è un film sulla lotta di classe in chiave antipadronale finanziato con dollari americani; cerca di fondere il cinema classico americano con il realismo socialista sovietico (più un risvolto finale da film-balletto cinese); è un melodramma politico in bilico tra Marx e Freud che attinge a Verdi, al romanzo dell'Ottocento, al mélo hollywoodiano degli anni '50. Senza evitare i rischi della ridondanza, Bertolucci gioca le sue carte sui due versanti del racconto.
I primi, difficili anni di regno di Elisabetta Tudor (1533-1603), figlia (ripudiata) di Enrico VIII e Anna Bolena, che nel 1558 succede sul trono alla sorellastra Maria, rifiuta di sposarsi e, scampata agli attentati, diventa la Regina Vergine, dopo aver eliminato nemici esterni e interni. Dopo una ventina di film muti e sonori (con Sarah Bernhardt, Florence Eldridge, Bette Davis, Jean Simmons, Glenda Jackson, ecc.) ecco un'Elisabetta interpretata da una giovane e brava attrice australiana, scritta dall'inglese Michael Hirst e diretta da un regista pakistano, classe 1945, ex attore.
Una banca sta per fallire. I suoi clienti, tutt'altro che spaventati, invece di prelevare in tutta fretta, si ingegnano a trovar denaro per depositarvelo. Così la banca si salva.
Donna tutta d'un pezzo, Martha è responsabile di un ristorante di Amburgo. La sua vita professionale è inquadrata e senza sbalzi, come quella privata. Un brutto giorno però sua sorella muore in un incidente lasciando una figlia di otto anni da accudire. E un nuovo collega, l'italiano Mario, dà il colpo finale all'improvviso disordine che si è impossessato della sua esistenza.
Filippo II, re di Spagna e fervente cattolico, è fermamente deciso a detronizzare l'"eretica" Elisabetta I e a incoronare regina d'Inghilterra la cugina Maria Stuarda. Sostenuto dalla Chiesa di Roma e armato di un poderoso esercito il sovrano spagnolo ordisce un complotto ai danni di Elisabetta, che da trent'anni governa gli inglesi con forza e saggezza. Mentre il fondamentalismo cattolico di Filippo e dell'Inquisizione minaccia l'Europa protestante, la presenza a corte di Raleigh, un cittadino senza titolo nobiliare con la vocazione per l'esplorazione e per la navigazione su mari perigliosi, indebolisce le salde certezze della regina. Dimenticando il suo ruolo, Elisabetta si scopre vulnerabile e innamorata. Ma la politica estera la reclama. L' "invincibile" Armada di Filippo, centotrenta galere e trentamila uomini, è salpata per l'Inghilterra.
Antonio Gramsci, condannato a vent'anni di carcere dai tribunali fascisti, rivive le tappe della sua carriera politica e della vita privata: in particolare la fondazione del partito comunista, l'inutile resistenza all'offensiva della destra, il matrimonio, l'arresto, il conflitto con Togliatti. In prigione l'uomo politico è prima considerato un eroe, poi evitato per via delle sue opinioni anticonformiste su Stalin e sull'involuzione autoritaria dell'Urss. Dimesso dal carcere per motivi di salute, muore nel 1937 in una clinica di Roma. Ritratto spesso didascalico, ma quasi sempre convincente, di uno dei padri del socialismo moderno.
Kate Armstrong, una chef affermata, perfezionista e dedita completamente al suo lavoro, si occupa di un ristorante molto chic di Manhattan, in cui vengono serviti piatti dall'aspetto delizioso e invitante. Ha un rapporto davvero pessimo con Nick, il suo aiutante cuoco: i due litigano continuamente, anche perché lui ha idee tutte sue su come andrebbero preparati i cibi. All'improvviso, le viene affidata la nipotina Zoe, di soli otto anni, e la situazione si complica ulteriormente. Quando poi Kate si rende conto che si sta innamorando di Nick, capisce d'un tratto che gli atteggiamenti che ha sempre avuto devono necessariamente cambiare.
Villaggio di Artigat, Francia meridionale, estate del 1542, durante il regno di Francesco I. Martin Guerre e Bertrande de Rols si sposano. Qualche anno dopo, accusato di aver commesso una rapina, Martin scompare improvvisamente. Quando, quasi dieci anni dopo, un uomo arriva ad Artigat sostenendo di essere Martin, la famiglia Guerre lo riconosce come tale; ma presto cominciano a sorgere dubbi sulla sua vera identità.
Biografia di Martin Lutero, sacerdote del sedicesimo secolo che guidò la Riforma Protestante e aprì una nuova era nell'ambito della Cristianità.
Durante una breve battuta di caccia, Fabrizio uccide con un colpo di fucile sua moglie Valeria. Non ci sono testimoni oculari. Maria Teresa, la cugina di Fabrizio, resta persuasa dell'innocenza di quest'ultimo. E l'unico mezzo per soffocare lo scandalo sembra far intervenire Marcello, avvocato e marito di Maria Teresa, perché faccia pressione sull'iter giudiziario. Il giudice Renato Marinoni inizia la sua indagine. Maria Teresa si trova in una situazione difficile: sposata con Marcello, bel quarantenne, aitante, ma impotente malgrado le terapie intraprese, è appena venuta a sapere che suo marito si prepara a riconoscere il bambino che il suo autista ha concepito con la governante Armida.