Le origini dell'hardcore punk in Italia. Le città e i centri nevralgici. L'autogestione, i posti occupati, la politica. L'autoproduzione, le cassette a nastro e i dischi in vinile. Le etichette indipendenti. Le fanzine e il passaparola antagonista. I concerti, i raduni, le manifestazioni. Gli scontri, la violenza, gli eccessi, le droghe. Il rapporto conflittuale tra punk e stampa, i quotidiani e le riviste di costume. L'inizio, l'apice e il declino delle grandi band degli anni 80. Interviste a Raw Power, Wretched, Negazione, CCM, Indigesti, Kina, Peggio Punx, Impact, Upset Noise e molti altri.

Documentario dedicato al leggendario studio di registrazione Sound City che si trova a Van Nuys, in California e che negli anni ha ospitato artisti del calibro di Neil Young, Fleetwood Mac, Tom Petty, Guns N' Roses, Rage Against the Machine, Slipknot, Nine Inch Nails e Metallica.

Nel 1987 Bologna era considerata la Berlino italiana. L’Emilia Romagna era il simbolo del PCI dove tutto andava bene, era il laboratorio dell’espressione e della libertà. Poi arrivano loro, i Disciplinatha che sbattono in faccia ad una platea incredula i loro live fatti di estremismo hardcore industrial, provocazioni visuali, immaginario fascista sinistramente avveniristico e profezie foschissime sul futuro dell’Italia e dell’Europa. Il pubblico si spacca: chi li ha odiati, chi li ha amati e chi ha temuto il cortocircuito culturale inutilmente innescato da loro in quel lontano 1987. Disciplinatha fu solo incidentalmente un progetto musicale, in altre epoche sarebbe stato un nucleo di martiri della libertà o una cellula golpista impazzita. Con interviste a Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Jello Biafra, Mercy degli Ianva e Manuel Agnelli, Questa non è un’esercitazione racconta la parabola del gruppo dal 1987 al 1997.

Le vicende sentimentali di sei giovani di Seattle, che vivono nello stesso condominio. La ventitreenne cameriera Janet Livermore si è innamorata di Cliff Poncier (membro di un piccolo gruppo rock di non largo successo), mentre prima era stata la ragazza di Steve, del quale è però restata sincera amica. Altri, come un impiegato d'albergo e la rossa Debbie Hunt, si rimettono al caso (o lei a videotape di forte effetto), per trovare la compagnia che gli occorre.

Unica erede del patrimonio di famiglia alla morte della madre, incolpata dell'uccisione della sorella, in realtà avvenuta per mano del malvagio patrigno, e da questi rinchiusa in un terribile manicomio, Baby Doll medita la fuga. Tra visioni, sogni, aspirazioni e metafore immagina la sua permanenza come la vita in un bordello in cui le prostitute danzano per attirare l'attenzione dei clienti e farsi scegliere. Quando danza per distrarre i clienti invece Baby Doll immagina la propria strada verso la libertà come un'iperbolica battaglia tecnologica tra katane, armi automatiche e nemici mostruosi.

La vita di Jack e Pilot, due giovani amici senza futuro e senza nulla da perdere, cambia radicalmente quando Jack viene trovato a letto con la moglie di un malavitoso locale. L'unico modo per salvarsi dalla vendetta della sua gang è quello di fuggire in un'altra città. Sulla strada per Seattle i due ragazzi incontrano Cassie, una donna bellissima e pericolosa che decide di unirsi a loro.