Nell'Italia fascista di Benito Mussolini, prima della seconda guerra mondiale, al crudele generale Rodolfo Graziani viene assegnato, direttamente dal duce, il compito di condurre una guerra coloniale in Libia al fine di sconfiggere la nazione araba. Tuttavia, le truppe italiane sono spesso sconfitte dal leader nazionale Omar Mukhtar e dal suo esercito di beduini. Per perseguire il suo obiettivo il generale Graziani, soprannominato il macellaio di Etiopia e Libia, usa una guerra sporca contro i nativi con veri genocidi verso la popolazione locale, come bambini, donne e persone anziane, per sconfiggere e sottomettere Mukhtar.

La dettagliata storia delle origini dell'Islam, a partire dalla rivelazione del Corano al profeta Maometto, passando dall'ègira - l'esodo dalla Mecca a Yathrib e la rottura dei vincoli tribali - e arrivando fino alla riconquista della città sacra dai parte dei fedeli musulmani.

In un dormitorio pubblico gestito da una coppia meschina e avara, vivono vari vagabondi, ognuno col proprio passato fatto di fallimenti, sfortune, errori. C'è chi sogna un futuro migliore, chi ricorda le glorie del passato, chi è già rassegnato a vivere così il resto della propria esistenza. Tra loro c'è un vecchio che spicca per la propria saggezza, cercando di infondere in loro un minimo di speranza nel futuro. Kurosawa traspone, come fece anni prima Renoir, un omonimo dramma di Maksim Gor'kij. Il film si svolge quasi tutto all'interno del dormitorio, dando alla pellicola una forma statica e teatrale. Gli attori sono tutti ottimi caratteristi, sebbene il film, per la staticità di cui sopra e la lentezza e la verbosità delle sequenze alla lunga risulta un pò pesante. Kurosawa si conferma comunque ancora una volta un ottimo narratore di storie e di vicende esistenziali.

Il dottor David Bruce Banner (Bill Bixby) fa la gioia dei sarti della zona: tutte le volte che si arrabbia si trasforma in Hulk (interpretato da Lou Ferrigno), un mostro dalla pelle verde e dalla forza fisica dirompente che prima di entrare in azione si straccia le vesti diventate bermuda e camicie per poppanti.

Dopo due anni dall'ultima trasformazione in Hulk e il dottor David Banner conduce ormai una vita quasi normale. Si è innamorato e lavora al nuovo trasponder che potrà salvarlo dalla sue metamorfosi. Ma la situazione cambia quando Banner scopre che un suo ex allievo è il custode del mitologico Thor, risvegliatosi da un sonno millenario.

Un uomo crede di aver ucciso la moglie che lo tradiva perché quando si riprende dallo svenimento la trova morta accanto a sé. Fallito un tentativo di suicidio viene rinchiuso in manicomio. Una dottoressa si innamora di lui e lo aiuta a trovare il vero assassino.