La magia di Wonder torna ad emozionarci con un nuovo capitolo tratto dalla graphic novel di R. J. Palacio, Wonder: White Bird. Dopo gli eventi di Wonder, il bullo Julian è stato espulso dalla scuola e cerca di ambientarsi nel nuovo istituto. Sentendolo in difficoltà, la nonna lo sorprende, gli fa visita da Parigi e gli racconta la storia della sua infanzia. Di come lei, giovane ragazza ebrea nella Francia occupata dai nazisti, fu nascosta e protetta da un compagno di classe. Di come la sensibilità e il coraggio di questo ragazzo le abbiano salvato la vita. Di quanto può essere forte il potere della gentilezza, tale da cambiare il mondo.
Ispirato alla storia vera di Jan e Antonina Zabinski, La signora dello zoo di Varsavia è un racconto di eroismo civile in tempo di guerra, e insieme una dichiarazione d'amore per la natura e gli animali. Sul finire del 1939, le truppe naziste bombardano la capitale polacca, riducendo il famoso zoo a un cumulo di macerie. Il direttore della struttura e sua moglie (Jessica Chastain) assistono impotenti all'occupazione del Paese e alla costruzione del ghetto ebraico. Ma con l'inizio delle deportazioni, nel 1942, la coppia si mobilita per nascondere intere famiglie di Ebrei all'interno del giardino zoologico, mascherato da allevamento di maiali. La villa degli Zabinski e le vecchie gabbie ancora intatte diventano un rifugio segreto al riparo dai feroci nazisti. "La casa sotto la folle stella", com'era chiamato lo zoo al tempo del suo massimo splendore, viene ricordata per aver salvato circa trecento Ebrei dal genocidio.
Francoforte, 1958. Johann Radmann è un procuratore deciso a fare 'quello che è giusto'. Un principio autografato sulla foto del genitore scomparso e di cui conserva un ricordo eroico. Ma i padri della nazione a guardarli bene sono più mostri che eroi. Avvicinato da Thomas Gnielka, giornalista anarchico, conosce Simon, artista ebreo sopravvissuto ad Auschwitz. Simon ha riconosciuto in un insegnante di una scuola elementare uno degli aguzzini del campo di concentramento. Come lui, molti altri 'carcerieri' e ufficiali sono tornati alle loro vite. Colpito dal dolore di Simon e dall'ostinazione di Thomas, Johann si occupa del caso. Schiacciato tra il silenzio di chi vorrebbe dimenticare e di chi non potrà mai dimenticare, chiede consiglio e aiuto a Fritz Bauer che gli darà carta bianca. Testimonianza dopo testimonianza, Johann Radmann prende coscienza dell'orrore, ricostruisce il passato prossimo della Germania e avvia il 'secondo processo di Auschwitz'.
Mentre l'Europa è alle prese con lo scoppio della seconda guerra mondiale, il piccolo Martin inizia ad amare il nuovo fratello Dovidl, un talentuoso violinista che ha nove anni come lei ed è un rifugiato ebreo polacco a Londra. A 21 anni, prima del concerto di debutto, Dovidl scompare senza lasciare traccia, portando vergogna e rovina nella sua famiglia. Molto tempo dopo, un giovane violinista mostra a Martin, oramai cinquantaseienne, qualcosa che solo Dovidl poteva insegnarli. Ciò fa scattare in Martin l'idea di ritrovare il fratello, cominciando un'odissea che lo porterà oltreoceano e arrivando a sorprendenti rivelazioni.
Anni Quaranta del ‘900. Tsili, una giovane donna ebrea, si nasconde in un bosco alla periferia di Czernovicz. Tutta la sua famiglia è stata deportata nei campi. Con l'istinto di un animale, si costruisce un nido nella foresta e sopravvive, senza far rumore, in piena zona di combattimento. Un giorno Marek scopre il suo nascondiglio. Si rivolge a lei in Yiddish e, quando scopre che anche lei è ebrea, si trasferisce con lei nel nido. Un giorno Marek si reca al villaggio in cerca di cibo, ma non torna più. All'improvviso, senza alcun preavviso, la guerra finisce e Tsili lascia il suo nascondiglio. Sul suo cammino incontra i sopravvissuti dei campi e insieme si dirigono verso una barca che li porterà in un'altra terra.