Un film documentario sperimentale tedesco girato a Berlino da Walter Ruttmann nel settembre del 1927, che descrive una giornata nella grande metropoli tedesca, che proprio in quegli annii stava vivendo un grande boom industriale, e permette di dare uno sguardo alle abitudini di vita e di lavoro di quei tempi. L'idea di Ruttman era quella rappresentare la metropoli berlinese come un organismo vivente: il regista vedeva un'analogia tra la vita della città, dal lento risveglio della città alla frenesia del giorno fino al progressivo spegnimento serale, e l'andamento di una sinfonia.

Un gruppo di persone sono in piedi lungo la piattaforma della stazione ferroviaria di La Ciotat, in attesa di un treno. Il treno arriva da lontano, finché alla fine si ferma alla piattaforma. Le porte delle vetture si aprono e gli assistenti aiutano i passeggeri a scendere e salire. La leggenda narra che, quando il film fu mostrato la prima volta, il pubblico fuggì dal caffè in preda al terrore, perché convinti che il treno avesse potuto investiti. Anche se si pensa che la leggenda non sia altro che un racconto promozionale, gli spettatori rimasero certamente sbalorditi dalle capacità del cinematografo.

Biografia di Jerry Lee Lewis (1925), pianista e cantante rock concentrata sul triennio 1956-58. Secondo solo a Elvis Presley, eccentrico, arrogante, attratto da alcol e altri eccitanti, nel moralismo puritano e borghese ancora imperante in quegli anni, rischiò di rovinarsi la carriera sposando in terze nozze una cuginetta tredicenne. Regista non trascurabile del cinema indipendente, J. McBride fa un film di un manierismo elegante ma inerte. D. Quaid si è calato nel personaggio con apprezzabile immedesimazione.