Cinque banditi assaltano una casa colonica: quattro di questi uccidono e violentano la famiglia, il quinto (Van Cleef) riesce a mettere in salvo il piccolo Bill. Divenuto grande, Bill (Law) si mette alla ricerca dei colpevoli per vendicarsi, ma dovrà dividere la sua opera proprio con Ryan, il quinto bandito, anch'esso desideroso di vendicarsi della ferocia degli ex compagni. Solito western spaghetti girato in Spagna col vecchio e incolpevole Van Cleef e con una mandria di attori italiani di secondo piano. Tra questi, nel ruolo di Burt, c'è anche Anthony Dawson ovvero Antonio Margheriti, celebre regista della serie B nostrana. Colonna sonora di Ennio Morricone.

Un litigioso ranchero viene preso prigioniero da alcuni banditi che lo obbligano a guidarli sulle montagne. La discordia scoppia fra i fuorilegge che si uccideranno a vicenda. L'allevatore tornerà libero e capirà la necessità di rifiutare la violenza.

Una carovana di mormoni è in viaggio verso la nuova frontiera. Lungo il cammino si unisce alla comunità anche il carro di un cerusico. A guidare i religiosi sono due mercanti di cavalli, Tommy e Sandy. Il gruppo, a un certo punto, incontra dei fuorilegge che impongono le loro regole di violenza; questi ultimi violentano anche una ragazza indiana e l'ira dei pellerossa rischia di travolgere anche gli innocenti. Alla fine diventa risolutivo l'intervento di Tommy e Sandy e tutto il convoglio arriva finalmente a destinazione.

Dopo aver scoperto che l'uomo che ha ucciso i suoi genitori sta per essere scarcerato dopo vent'anni, il fuorilegge Nat Love decide di unire di nuovo le forze con gli altri membri della sua vecchia gang e cercare di rintracciare il suo acerrimo nemico.

Dopo la sparatoria all'O.K. Corral di Tombstone (26-10-1881) lo sceriffo Wyatt Earp regola i conti con i resti del clan dei Clanton. Penultimo degli 11 western di Sturges che, 10 anni dopo Sfida all'O.K. Corral (1957), riprende i prolungamenti e gli aspetti collaterali della vicenda con una secchezza e una complessità di dettagli da verbale di polizia, ridimensionando la figura eroica di Earp. Sottovalutato almeno quanto fu sopravvalutato il precedente. 2° film di Voight.

Paul, un solitario vagabondo che girovaga per la cittadina dimenticata di Denton, in Texas, soprannominata “la valle della violenza” dalle persone del posto. Qui litiga con l’uomo sbagliato, Gilly, il figlio attaccabrighe dello spietato sceriffo della città. Quando emergono le tensioni fra Paul e Gilly, un inevitabile atto di violenza dà il via a una disastrosa reazione a catena che trascina velocemente l’intera cittadina al centro del mirino della sanguinosa vendetta. Solo lo sceriffo, stanco della situazione, cerca di far cessare questa violenta isteria, ma dopo un’orribile scoperta sul passato di Paul… non ci sarà modo di tornare indietro.

Prendete un gruppo di buffalo soldiers, soldati di colore utilizzati dall'esercito americano nella guerra contro la Spagna del 1894, aggiungete l'infallibile pistolero Jesse Lee (Mario Van Peebles), il bianco Little J, più qualche disertore e avrete una posse. Ovvero un gruppo di bastardi ben decisi a muovere su Freemanville nonostante l'opposizione del loro ex comandante, il colonnello Graham.

Delegato dal presidente USA per consentire l'attraversamento di Daisy Town da parte della ferrovia transamericana, Lucky Luke deve affrontare criminali del calibro di Billy The Kid, Jesse James e Calamity Jane. Adattamento del famoso fumetto Lucky Luke e diretto da James Huth, il film vede come protagonista Jean Dujardin, miglior attore all'ultimo festival di Cannes, nei panni dell'infallibile cowboy.