Può un solo uomo aver deciso la vita e la morte di centinaia di persone? La malvagità umana può spingersi verso baratri così profondi? Totò Riina, le Verità Nascoste racconterà i segreti del Capo dei Capi
Quando Vlada Koza, una matura donna ucraina, invadente e premurosa, diventa nonna per la prima volta, molla tutto e dai Carpazi raggiunge sua figlia in Italia, piombandole in casa senza preavviso. Ma la ragazza non apprezza le attenzioni asfissianti della madre, così la mette alla porta, senza tante remore. Vlada si ritrova, sola e senza un soldo, nell’entroterra siciliano. Un inaspettato incidente d’auto la trasforma nell’improbabile governante di Don Fredo, capo clan dei Laganà, una disfunzionale famiglia mafiosa che lotta per non essere eliminata. L’irrefrenabile invadenza di Vlada, che ama sentirsi utile, prendersi cura degli altri, aggiustare le cose e dare consigli, sembra portare un accenno di palpabile benessere tra le mura di Villa Laganà… Almeno fino al giorno in cui Vlada scopre chi sono davvero Don Fredo e i suoi figli…
Il documentario prende ispirazione dall'omonimo libro Diario di Tonnara dello scrittore Ninni Ravazza. La storia racconta i borghi, le comunità e le avventure che hanno scandito la vita quotidiana dei pescatori del tonno. Una comunità che si sviluppa sul mare e che dal mare mutua le leggende, i riti magici e la sacralità. Diario di Tonnara è un documento che dipinge a tinte oniriche ma fortemente realistiche un mondo destinato ad essere relegato nel cantuccio della tradizione. Un universo fatto di racconti, di storie tramandate di generazione in generazione e di una ritualità che oggi fatica ad essere ricordata. Rais e tonnaroti, offrono, in Diario di Tonnara, lo spunto per descrivere la Sicilia del mare, quella ancorata alla tradizione, fatta di valori primordiali e nobili dei quali, ancora, si sente l'eco in tutta l'Isola ed oltre.
Oscar, non proprio più un bambino, scava per i rottami metallici per suo padre. Trascorre la sua vita in discariche improvvisate tra ciò che rimane degli avanzi. Mondi a parte, ma vicini, c'è Stanley. Riordina la chiesa in cambio di un'ospitalità monetizzata, raccoglie frutti, alleva pecore: tutto ciò che tiene occupato il suo corpo estraneo. Oscar, il giovane siciliano, e Stanley il nigeriano non sembrano avere molto in comune. Tranne la sensazione di essere gettati nel mondo, di subire lo stesso rifiuto, la stessa travolgente ondata di scelte imposte loro dagli altri.
Rosario Trapanese, siculo di aperte vedute (dice lui), si fa mandare dal datore di lavoro a dirigere la filiale danese della ditta. Si dà da fare, con scarso successo, come “latin lover”, poi sposa la bella Karen. Salvo scoprire, un po’ tardi, che sua moglie ha un passato come protagonista di un filmetto “hard”
Per la prima volta, Franco Battiato racconta la sua ammirazione e il suo rispetto per uno degli autori che ha fatto grande la narrativa italiana del secondo '900: Gesualdo Bufalino, un siciliano - come Battiato - d'eccezione. Lo fa con un film in cui le sue riflessioni e le sue parole su Bufalino e la sua terra sono accompagnate sia dalle testimonianze di altri autori che gli sono stati vicini (Leonardo Sciascia, Manlio Sgalambro, Matteo Collura, Piero Guccione e molti altri) sia da una serie di documenti rari di Bufalino.
Dieci storie proprio così racconta un paese funestato da corruzione e malaffare ma capace di sorprendere. È un viaggio nell’Italia che cambia. Protagonisti sono le associazioni culturali, le aziende agricole, le radio e i ristoranti che nascono in beni confiscati alle mafie, sono scuole, teatri ed imprese che diventano riferimento unico e indispensabile in quartieri dove regna l’abbandono e il degrado più assoluto, sono professori, giornalisti, amministratori che non sentono nella parola "impegno" l’eco del disincanto.
Il virtuoso del violino David Garrett ha scelto una location spettacolare per il suo concerto in Sicilia: il Teatro Antico di Taormina. Il programma prevede composizioni di Vivaldi, Schumann, Saint-Saëns, Kreisler e molti altri, anche con arrangiamenti originali. Sul palco ci sarà anche l’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, diretta da Gianna Fratta. Capitoli 0:15 Maria Theresia von Paradis - Sicilienne 3:50 Christoph Willibald Gluck - Orphée et Eurydice : Melodie 6:57 Fritz Kreisler - Tempo di Minuetto 11:36 Camille Saint-Saëns - Danse Macabre 14:38 Joseph Joachim Raff - Cavatina 18:32 Antonín Dvořák - Als die alte Mutter sang 21:33 Antonio Vivaldi - Les Quatre Saisons : L'Été (Presto) 24:21 Gabriel Fauré - Après un rêve 27:42 Antonín Dvořák - Pièces romantiques : Allegro Moderato 30:53 Isaac Albéniz - Asturias 34:04 Zequinha de Abreu - Tico-Tico no Fubá 38:17 Jean-Sébastien Bach - Air sur la corde de sol
La vita di Giuseppe, Maria e i loro amici che crescono nel ridente paese siciliano di Villabate, che si evolve nel corso delle generazioni
Un progetto sulla città di Catania. In esplorazione tra i quartieri di un contesto urbano caotico, ma che racchiude in sé luoghi appartenenti a epoche storiche e culture diverse: dal mercato della Pescheria a pochi passi dal centro, alle numerose chiese, dove si pratica la devozione per Sant’Agata, patrona della città. Si arriva a raccontare il trascorso greco-romano con il teatro, e poi i confini medievali della vecchia Catania, di cui oggi sono rimaste tracce sparse per il territorio, testimoni di celebri colate laviche che, dall’Etna, sono giunte fino alle coste, modificandone continuamente l’aspetto. Il profilo di una città ricca di storia, leggende e tradizioni. Questo è stato un primo esperimento di produzione e post-produzione di un video interamente gestito attraverso lo smartphone, giocando con gli effetti, i colori e la musica.
I pistacchi di Bronte crescono alle pendici dell’Etna, in provincia di Catania, in terreni impervi e ricchi di ceneri. Qui, l’oro verde di Sicilia viene coltivato per 4000 ettari di campi, e i suoi preziosi frutti vengono raccolti ad anni alterni. Ancora oggi si utilizzano in dialetto i termini “frastucara” e “frastuca” derivanti dall’arabo “fristach” e “frastuch”, per indicare la pianta e il frutto. Pianta resistente, longeva e con grandi capacità di adattamento, conquistò le sciare del territorio brontese, dove il terreno concimato in modo naturale dalle ceneri dell’Etna favorì la produzione di pistacchi con qualità uniche. Il documentario di Chiara Francesca Pecorino racconta il processo di raccolta e trattamento di questo frutto grazie all’utilizzo di appositi macchinari e tecniche di asciugatura.
Lo speciale sulla mafia di Massimo Giletti scritto con Sandra Amurri ed Emanuela Imparato. Un viaggio tutto in esterna di Giletti che parte dal Cretto di Alberto Burri, una delle più importanti opere di arte contemporanea del nostro Paese, creato sulle macerie della vecchia città di Gibellina distrutta dal terremoto del Belice nel ’68. Un monumento alla memoria, che testimonia come un terremoto può cancellare un Paese ma non la sua storia. E la sua verità. Un racconto con cui Giletti - tornando alle origini del mestiere di inviato - cercherà di rintracciare il filo di quella verità smarrita relativo alla ormai famosa Trattativa tra lo Stato e pezzi deviati delle istituzioni. Una verità che, ancora oggi, nonostante siano trascorsi quasi trent’anni e le sentenze abbiano ricostruito le dinamiche delle stragi e condannato gli esecutori materiali - mettendo per la prima volta alla sbarra uno di fianco all’altro uomini mafiosi e uomini di Stato - attende di essere scritta compiutamente.
Il video-reportage documenta uno degli eventi più cari alla tradizione brontese. Nel venerdì che precede la Pasqua, la comunità si riunisce per le strade del paese per commemorare la passione e la crocifissione di Cristo. È un momento che, nel suo simbolismo, è impregnato di forti sentimenti di penitenza e di preghiera, attraverso una processione organizzata da quasi tutte le chiese del comune e le varie confraternite, che iniziano il loro cammino per incontrarsi sulle strette vie dove ha inizio la sacra rappresentazione.
Lidia e Mariela sono due anziane sorelle che hanno sempre vissuto il loro rapporto sul sottile confine tra amore e odio. Lidia, cinica e riservata, è affetta dal morbo di Parkinson. Mariela è una persona estroversa e sempre attiva, ma non riesce a gestire l'apprensione nei confronti della sorella, soprattutto ora che Lidia ha deciso di curare la sua malattia con una terapia a base di cannabis. Le due donne cercano un modo per sopravvivere e accettarsi.