Due giovanissimi sciuscià (da "shoe-shine", lustrare scarpe) napoletani sognano di comperare un cavallo bianco tutto per loro e, per averlo, s'invischiano in un "lavoretto" per adulti che li porta in un carcere minorile.
Tre giorni nella vita di una vedova solitaria che abita con il figlio ancora adolescente e che conduce una esistenza ordinaria fatta di piccole attività quotidiane - le faccende di casa, il baby sitting per i vicini, la cucina - e di piccoli "servizi sessuali" che le servono a tirare avanti.
Bruno viene lasciato dalla sua ragazza e progetta una fredda e dolce vendetta. Lei, una ragazza dalla mentalità moderna e aperta, continua a vederlo ogni tanto, ma ha un altro ragazzo, Pablo. Bruno diventa amico di Pablo, con l’intento di logorare la coppia, forse presentandogli un’altra donna. Ma, strada facendo, si presenta la possibilità di un piano B, ben più efficace, che finirà per mettere in dubbio il suo cinismo e la sua sessualità.
Lafayette si guadagna da vivere a New York come tecnico luci per un gruppo teatrale di femministe e come elettricista in un museo delle cere. Il suo amico Luigi trova uno scimpanze e glielo affida. Lafayette lo adotta legalmente con il nome di Cornelius, rifiutando invece il riconoscimento del figlio che Angelica sta per avere da lui. Dopo il suicidio di Luigi e la tragica morte di Cornelius, Lafayette provoca l'incendio del museo e vi perisce insieme con il proprietario. Angelica diventa madre di una bambina.
Buck è un uomo rimasto bambino. Quando sua madre muore cerca di riallacciare il rapporto con il suo vecchio amico d’infanzia Chuk. Buck riesce a raggiungere Los Angeles dove Chuck, un promettente produttore discografico, vive la sua vita. Buck svilupperà una vera ossessione per Chuck iniziando a pedinarlo.
Nel 1998 un giovane gay di nome Matthew Shepard viene assalito, derubato, picchiato brutalmente e lasciato legato a una staccionata. Benché rinvenuto dalla polizia ancora in vita e trasportato in ospedale, muore presto. Due uomini vengono arrestati e condannati per omicidio. I genitori di Matthew, però, affrontano il loro periodo più difficile dopo la fine del processo quando, lottando con i propri desideri di giustizia, riesaminano la vita del figlio e ne riscoprono la personalità, le lotte per accettarsi e la generosità.
In una zona ben precisa di New York vive una comunità ebraica ortodossa tanto integrata con la città dal punto di vista economico quanto appartata sul versante sociale e pubblico. Qui Sonia si sposa con Mendel, ha un bambino ma ben presto la totale devozione del marito per i riti tradizionali la fa sentire limitata, chiusa, quasi prigioniera. Sonia accetta di lavorare nella gioielleria del cognato, si mostra abile ed efficiente fino a suscitare invidie e gelosie. La sua esuberanza finisce con l'infastidire anche il marito, preoccupato soprattutto di mantenere le apparenze. Sonia tuttavia non indietreggia, frequenta un ragazzo nel quale ha individuato doti d'artista, lo stimola a migliorarsi. Ma queste frequentazioni sono mal viste, la famiglia le scopre, Sonia viene condannata come donna immorale, privata del figlio e cacciata di casa. Sonia tuttavia lotta contro questa ingiustizia, finché il marito riuscirà a perdonarla: ma ognuno continua da solo per la propria strada.