New York, 1947. Sophie, Nathan e Stingo alloggiano in una pensione. I primi due convivono come amanti nello stesso appartamento, il terzo occupa da solo una piccola stanza. Sophie, una bella donna di origini polacche, è reduce dalla tremenda esperienza dei lager nazisti, Nathan, mentalmente instabile, è ebreo ed è ossessionato dal ricordo dell'olocausto, Stingo proviene dal sonnolento sud e aspira a diventare scrittore. Tra i tre nasce un sodalizio d'affetto e d'amicizia, ben presto turbato dalle crisi nervose di Nathan. Stingo, innamorato di Sophie, vorrebbe portarla con sé al suo paese, ma la ragazza gli rivela il tragico segreto che ha impresso su di lei un trauma indelebile.

Paul Kersey è un architetto cui alcuni balordi, penetrati nella sua abitazione, uccidono la moglie e violentano la figlia. Nell'animo dell'uomo esploderà un furore vendicativo che si rivolgerà verso chiunque ai suoi occhi rappresenti un pericolo per la società. Prende l'abitudine di girare armato in luoghi pericolosi e nel cuore della notte. Non gli è difficile fare brutti incontri, che risolverà quasi sempre uccidendo chi tenta di rapinarlo o importunarlo. La polizia è sulle sue tracce, non per fini di giustizia, ma per una mal riposta inaccettabilità del sovvertimento dei ruoli. Ma Paul Kersey riuscirà a eludere il pericolo di essere arrestato e si trasferirà in un'altra località, dove potrà proseguire la sua discutibile opera di giustizia.

Molly, svampita figlia di un defunto divo del rock, è in bolletta in seguito alla fuga del proprio commercialista. Per sbarcare il lunario si vedrà costretta a fare da baby-sitter ad una viziatissima bambina di nome Ray: l'incontro-scontro tra le due personalità sarà esplosivo. La solita spassosa/irritante maschera di Brittany Murhpy fa il contrappunto alla creatura aliena dalle sembianze infantili chiamata Dakota: il risultato è la tipica commedia soft americana, a tratti piacevolmente sgangherata ma decisamente tutt'altro che memorabile.

Gli strilloni (Newsies) è un film-musical, prodotto dalla Disney nel 1992, diretto da Kenny Ortega, con le musiche scritte da Alan Menken. La storia si basa su fatti realmente accaduti alla fine dell'800 a New York. Capitanati dall'intraprendente e carismatico diciassettenne Jack "Cowboy" Kelly (Christian Bale), gli strilloni del New York World decidono di ribellarsi alla sovrattassa imposta dall'editore Joseph Pulitzer (Robert Duvall) e si riuniscono in un sindacato, organizzando uno sciopero. Aiutato da altri suoi compagni, tra cui i fratelli Jacobs (David Moscow, Luke Edwards e Ele Keats), il reporter Bryan Denton (Bill Pullman) e l'artista di vaudeville Medda Larkson (Ann-Margret), Jack guiderà la protesta che porterà alla vittoria sull'editore newyorkese.

L'adolescente Stine accusa il padre di abuso sessuale, ma la ragazza ha raccontato bugie in passato e la madre mette in dubbio la sua versione dei fatti.

La celebre diva hollywoodiana Joan Crawford dipinta, nei suoi aspetti peggiori, nella biografia della figlia adottiva Christine: nevrotica, alcolizzata, isterica, paranoica, collerica sino quasi al sadismo. E i figli adottivi (quattro nella realtà, due nel film) ne sopportano le conseguenze. Christine per due volte viene messa in collegio, il secondo dei quali è una specie di casa di correzione.

Il boss mafioso John Gotti viene processato per associazione mafiosa, insieme a Sammy Gravano. I due sembra che non abbiano paura della sentenza, poiché hanno dalla loro parte alcuni giurati corrotti. Tuttavia la forza di volontà, il bisogno di giustizia e le straordinarie doti legislative dell'avvocatessa Diane Giacalone, mettono i bastoni tra le ruote del mafioso.

Padre e figlia, entrambi avvocati, si trovano avversari a San Francisco in una causa tra una multinazionale dell'auto e le vittime delle esplosioni di un modello difettoso. Lui (G. Hackman) è un “radical”, fedele agli ideali di gioventù; lei (M.E. Mastrantonio) è un'ambiziosa al servizio del capitale. Li dividono anche vecchi rancori familiari. Dramma giudiziario come tanti, ma collegato con sottigliezza a un conflitto generazionale e familiare.

Siamo nel Texas in una cittadina in cui conta solo il football. Sarà un giocatore di riserva a prendere in mano la guida della squadra divenendone il leader in campo e fuori. Film sportivo di solido impianto narrativo

Un giovane uomo e una donna trovano l'amore in un posto improbabile mentre portano a termine un losco affare.

Kat vive con Big Al un malvivente violento e geloso che vende merce rubata e soprattutto armi ottenute in modo illegale. Kat lo aiuta ma è soprattutto prigioniera della sua sensualità e della sua nevrosi legata al possesso della donna. Al sospetta dell’amica lesbica di Kat, Vic nonché del suo aiutante Reilly. Ma la persona di cui sospetta di più è il portoricano Jose e quando lo vede chiacchierare con Kat in un bar la sua violenza esplode. Giunto a casa la picchia selvaggiamente. Interviene la polizia ed Al viene arrestato mentre Kat viene presa in carico dall’assistente sociale Liz. Al viene scarcerato e la ragazza torna sotto il suo dominio ma già medita una complessa vendetta.