Wallace affitta l'ex camera da letto di Gromit a un pinguino, che si interessa ai pantaloni techno creati da Wallace. Tuttavia, Gromit in seguito scopre che il pinguino è un criminale ricercato.

Wallace e Gromit sono alla prese con un ospite non invitato che si sta letteralmete mangiando la loro casa. Come se non bastasse Wallace, durante un intervento per la pulizia dei vetri di un negozio di filati di lana si infatua della titolare la quale nasconde una misteriosa attivtà notturna in combutta con il suo cane.

L'eccentrico inventore Wallace, in compagnia del suo cane Gromit, sta cercando un posto dove trascorrere un giorno di festa. Quando si accorge di aver finito il formaggio, di cui è terribilmente ghiotto, decide di andare dove abbondi il cibo desiderato e si rende conto che non c'è un luogo migliore di quello che, «come tutti sanno», è interamente costituito da formaggio... la Luna. Aiutato dal fedele e straordinariamente intelligente quadrupede, costruisce nello scantinato un razzo spaziale. Al momento della partenza, Wallace si rende conto con orrore di aver dimenticato proprio gli indispensabili cracker, ma riesce a recuperarli e risalire in tempo sul razzo perché, a conto alla rovescia scaduto, questo non parte finché Gromit non si ricorda di abbassare una leva...

Un misterioso ladro ha rubato il bene più prezioso della prospera Happy Valley: l'arpa magica. Riusciranno Topolino, Paperino e Pippo a trovare la risposta nel magnifico castello dell'irritabile Willie il gigante nel cielo blu?

Il cinema come linea temporale che scandisce la vita di un modesto lavoratore di fabbrica. Sveglia, colazione poi subito il lavoro dove, trascinato nella macchina proprio come Charlie Chaplin in Tempi moderni, comincia un viaggio nella storia del cinema, tra le icone: l’orologio di Harold Lloyd in Preferisco l’ascensore!, la scalinata de La corazzata Potemkin, poi Rita Hayworth, Liza Minelli e Marylin Monroe. Un sogno ad occhi aperti che, in un lampo, finisce riportando l’uomo al punto di partenza.

I ricordi di un’infanzia trascorsa tra le braccia amorevoli di una mamma, in un’ode piena di emozioni e poesia dedicata all'amore incondizionato per i figli. La figura materna rappresentata come nido sicuro, un’ancora di salvezza in quel mare di difficoltà che è la vita: il ricordo del suo affetto, così, resta per sempre intatto e al sicuro, pronto per essere preso ad esempio per le generazioni future.