Programming prodigy and information activist Aaron Swartz achieved groundbreaking work in social justice and political organizing. His passion for open access ensnared him in a legal nightmare that ended with the taking of his own life at the age of 26.
Profano, volgare e oscenamente divertente, Louis C.K. insiste nel dire la verità, che ti piaccia o no! Unisciti al comico stand-up e star della TV (Lucky Louie), vincitore del premio Emmy, mentre condivide i suoi pensieri sulle cose a cui tutti pensano: fluidi corporei maschili, gioie dell'essere bianchi, la differenza tra donne e ragazze - ma che mai nessuno ha il coraggio di dire. È il meglio di Louis C.K.: impavido, onesto e totalmente scandaloso!
Home è un documentario su ambiente e cambiamento climatico di Yann Arthus-Bertrand, prodotto da Luc Besson, diffuso contemporaneamente il 5 giugno 2009 nelle sale cinematografiche di 50 paesi, in concomitanza con la giornata mondiale dell'ambiente. Concepito come un reportage di viaggio, è realizzato quasi interamente con immagini aeree.
This film investigates how the media has reported war, from the First World War to the present day.
Forse sulla scia del successo dell'americano The Day After, la televisione inglese produce la cronaca immaginaria del "dopo bomba" in Inghilterra. Con freddo stile documentaristico, il regista Mick Jackson racconta il dramma della popolazione di Sheffield investita da un'improvvisa deflagrazione atomica, mostrando sullo schermo scene di morte, sofferenza e devastazione con una cura accentuata per il dettaglio sensazionalistico.
Is American foreign policy dominated by the idea of military supremacy? Has the military become too important in American life? Jarecki's shrewd and intelligent polemic would seem to give an affirmative answer to each of these questions.
I Five Heartbeats nascono negli anni 60, quando un gruppo di ragazzi – un po’ per gioco e un po’ per noia – iniziano a cantare per strada contro il volere dei genitori che considerano il rock’n roll come la musica del diavolo. Per i Five Heartbeats è l’inizio di un’ascesa clamorosa che li porterà a scalare le classifiche e al tempo stesso confrontarsi con la dura realtà del razzismo
MANUFACTURED LANDSCAPES is the striking new documentary on the world and work of renowned artist Edward Burtynsky. Internationally acclaimed for his large-scale photographs of “manufactured landscapes”—quarries, recycling yards, factories, mines and dams—Burtynsky creates stunningly beautiful art from civilization’s materials and debris.
Dopo Bowling a Columbine e Fahrenheit 9/11, Michael Moore riprova a scuotere l'opinione pubblica con un nuovo documentario-denuncia. L'obbiettivo di Moore stavolta è il sistema sanitario Americano che costringe migliaia e migliaia di persone a morte certa perché prive di un'assicurazione. Il film è anche un viaggio in altri paesi e altri sistemi sanitari dalla Francia all'Inghilterra, dal Canada a Cuba.
Ci sono artisti che, come pochi, hanno saputo esprimere lo spirito del proprio tempo e, anzi, persino anticiparne il corso. Tra questi c’è Mia Martini. Un’artista dalla voce unica, con un’esperienza umana scandita da grandi successi e un privato denso di emozioni, sempre in bilico tra crisi esistenziali e traguardi professionali. Una personalità sincera e autentica, che ha saputo tenere testa a pregiudizi emarginanti, che non ha voluto scendere a compromessi, pagando a duro prezzo le proprie scelte artistiche e personali. Ora la sua storia e il racconto del pregiudizio che ha deviato il corso della sua vita arrivano in anteprima al cinema solo per tre giorni per un evento unico dedicato a tutti coloro che hanno amato la sua voce.
Questa volta Michael Moore prende le mosse da lontano, addirittura dall'Impero Romano, per mostrare come i segnali di decadenza di quella potenza antica siano tutti rintracciabili nella realtà odierna. La domanda è più che mai esplicita e con la risposta già incorporata: quanto è alto il prezzo che il popolo americano paga a causa della confusione operata tra il concetto di Capitalismo e quello di Democrazia? Per Moore i due termini non coincidono anzi sono in più che netta opposizione soprattutto ora, dopo la crisi mondiale di cui tutti paghiamo le conseguenze. Per sostenere la sua tesi questa volta il polemista di Flint (cittadina a cui fa ancora una volta ritorno vent'anni dopo Roger & Me) fa un uso molto più ridotto di gag verbali e visive (anche se non ci risparmia un nuovo doppiaggio del Gesù di Zeffirelli in versione liberistico-sfrenata). Perché questa volta il tema è talmente serio che lo spazio per la risata non può che essere ridotto.
Juha ha perso la moglie in un incidente. Anni dopo, è ancora insensibile e incapace di relazionarsi con gli altri. L'incontro con Mona, una dominatrice, cambierà però tutto.
È la storia di due trentenni, interpretati da John Krasinski e Maya Rudolph, i quali, di fronte al prossimo arrivo, non programmato, del loro primo figlio, intraprendono un viaggio attraverso gli Stati Uniti, e non solo, alla ricerca del posto ideale dove mettere le radici e crescere la loro famiglia.
On November 4th, 2008, three states - California, Florida and Arizona - voted to amend their constitutions, denying and revoking the rights of same-sex couples to marry. On May 26, 2009, with Canadian allies, gay American families rally at a Vancouver demonstration to protest these amendments that persecute the LGBTQ community. Demonstration organizer Roger Chin relays the California Supreme Court's infamous decision on Prop 8. Subsequent speakers talk about couples living in exile. Weaving elements of public protest and intimate interviews, four families share their stories of how they met, their decision to escape to freedom in Canada, their Canadian experience and their dreams of returning to their home country, family and friends. In the end, the organizer celebrates the freedoms to marry that exists in Canada.
Tre ragazze tra piccole e grandi manovre del cuore in un film sentimentale.Tre simpatiche ragazze, immigrate di origine portoghese, danno una mano nella pizzeria di Leona, che le considera come figlie, nella cittadina americana di Mystic, Connecticut. È qui che si intrecciano amori e delusioni, entusiasmi e disperazioni, nell'infinito gioco della vita. Probabilmente quando ci si lamenta che il cinema italiano ha perso il tipico "prodotto medio" si pensa proprio a un film come questo: ben girato, curato nella messa in scena e nei dialoghi, intelligente senza essere pedante, sentimentale senza essere lacrimoso, dignitoso insomma anche nel suo finale forse troppo lieto. Tra le interpreti Julia Roberts.
Da tempo emigrata, Nafas, una donna afgana, tenta di tornare in patria per soccorrere la sorella.
Il piano escogitato da quattro studenti inglesi per sfuggire alle noie del college: è alquanto bizzarro: trascorrere tre giorni all'interno di un bunker (appunto "il buco") utilizzato durante la seconda guerra mondiale. Tuttavia qualcosa va storto, e la bravata in questione si muta in un incubo senza fine. Spetta alla protagonista cercare di ricordare cosa è realmente accaduto durante la permanenza nel bunker, estrapolando, con l'aiuto di una psicologa, la sconcertante verità celata nel suo inconscio. La trama trae ispirazione dall'omonimo romanzo di Guy Burt, e la trasposizione in chiave cinematografica risulta sorprendente.
Comic Russell Brand uses drugs, sex and fame in a quest for happiness, only to find it remains elusive. As he explores iconic figures such as Gandhi, Malcolm X, Che Guevara, and Jesus, he transforms himself into a political antagonist.
Il conte Dracula è ormai in fin di vita per assenza di sangue di vergini. Così si reca in Italia, ritenendo di trovarne a profusione proprio perchè è la terra del cattolicesimo.
Il famigerato inquisitore Torquemada si innamora non corrisposto di una giovane. Per vendicarsi, prima accusa lei di stregoneria e la perseguita, poi, sotto i suoi occhi, tortura orribilmente il marito. Alla fine, però, mal gliene incoglie.