Congedato dall'esercito, un ex-ingegnere viene assunto come sicario da un'organizzazione criminale in guerra con un'altra famiglia mafiosa.

Quattro gangster compiono un grosso furto nella sede di una compagnia diamantifera, ma durante la ritirata uccidono un poliziotto. L'assassinio scatena la polizia e tre dei quattro banditi muoiono. L'ultimo viene sorpreso in fuga col bottino.

L'esperta in arti marziali Diana "T.N.T." Jackson si reca ad Hong Kong per cercare il fratello scomparso. Giunta in città scopre tuttavia che è stato ucciso e a quel punto non le resta che vendicarsi a colpi di karate.

Leroy Fisk detto Bogard, giovane negro con buoni muscoli, pochi soldi e una gran voglia di farne, viene assunto nella scuderia di Logan, organiz-zatore di incontri clandestini di lotta libera. Bene allenato, egli diventa in poco tempo un campione: chi lo incontra, quasi sempre gente della sua razza ne esce massacrato, se non morto. Benché, del molto denaro che guadagna, debba cederne un pò a un disonesto poliziotto, Leroy può, adesso, permettersi una costosa auto-mobile un bell'appartamento, perfino una ricca donna bianca. Ma è pur sempre uno sfruttato e, come uomo, ancora sempre un "povero negro". Decide perciò dopo un mortale scontro col suo migliore amico, di lasciare per sempre Logan e la lotta. Ci riuscirà soltanto dopo un ultimo match, destinato nei piani di Loqan a concludersi con la sua morte, e che si risolverà invece in un definitivo trionfo.