Basato sul romanzo "The price of salt" della scrittrice americana Patricia Highsmith, il film è ambientato nella New York del 1952, e segue la storia del rapporto tra una giovane aspirante fotografa, Therese Belivet, e Carol Aird, alle prese con un difficile divorzio.

A Londra vive un uomo considerato il più avaro e più cinico di tutti: Ebenezer Scrooge. A causa della sua ossessione per il guadagno e per l'oro il suo impiegato Bob Cratchit vive in umilissime condizioni economiche ed ha un figlio con un piede nella fossa. Una sera, la vigilia di Natale, Scrooge congeda come al solito Cratchit e si avvia verso casa sua. Entrato comincerà per il vecchio un viaggio ultraterreno di profonda conversione spirituale per redimersi dai suoi peccati, cominciando dalla sua infanzia fino all'anno presente. Alla fine Ebenezer Scrooge diventerà un altro uomo, più buono e più felice della vita.

La signorina Giddens viene assunta da un noto avvocato londinese perché faccia da istitutrice ai suoi due nipotini Flora e Miles. Appena giunta nel castello di Bly dove vivono i ragazzi, la donna s'accorge che sotto innocenti apparenze, i due bimbi celano un oscuro, inquietante segreto. Alcuni fatti misteriosi e la storia su una precedente istitutrice e un domestico del castello, legati da una morbosa passione e morti in circostanze non chiare, conducono miss Giddens ad una terrificante scoperta: per un inesplicabile fenomeno, i due adulti rivivono nei corpi dei bimbi...

Fiona, orfana di madre, va a vivere a casa dei nonni sulla costa occidentale dell'Irlanda. Dalla finestra della sua camera può vedere l'isola di Roan Inish, dalla quale proviene la sua famiglia e alla quale sono legate alcune leggende: il fratellino di Fiona, scivolato in mare con la culla durante il trasferimento dall'isola, sarebbe ancora vivo, e abiterebbe sull'isola. Fiona cerca di convincere i nonni a tornare sull'isola di Roan. Fatato, elegante, delicatissimo nel suo incrocio di leggende celtiche e aspro realismo. Sayles, regista indipendente americano, non cede mai al manierismo e asseconda il passo della favola anche quando riprende le fatiche quotidiane dei pescatori, e alla fine persino le foche e i gabbiani sembrano creature mitologiche.

Una studentessa, con l'intento di tornare a casa nel Delaware per le vacanze di Natale spendendo poco, accetta di condividere il viaggio in auto con un coetaneo sconosciuto. Lei è scostante, lui gentile. Progressivamente lei comprende che lui la conosce e conosce le sue abitudini e inizia a diffidare. Quando lui devia di notte lungo una strada innevata nei boschi definendola 'scorciatoia' lei teme il peggio. E il peggio arriva ma non come se l'aspettava. Emily Blunt affronta, subito dopo Il Diavolo veste Prada in cui aveva il ruolo della segretaria capo stressante, un horror in cui condivide la scena per gran parte della durata con Ashton Holmes che abbiamo conosciuto nei panni del figlio di Viggo Mortensen in A History of Violence.

Tratto da una storia vera. 1938, un giovane reverendo, sua moglie e sua figlia, ignari di quanto accadrà loro, si trasferiscono in una villa dal passato di atti orrendi e terrificanti. Quelli che sembravano dei semplici rumori si trasformano in apparizioni sempre più violente, maligne. Presto, la famiglia si renderà conto di vivere nella casa più infestata d'Inghilterra.

Jimmy Cuervo e la sua ragazza Lily vengono uccisi dalla strega Lola Byrne e dal suo uomo Luc Crash. I due assassini guidano una setta di satanisti che ha bisogno dgli occhi blu di Lily per completare un rituale che permetterà al Diavolo di reincarnarsi in Luc. Ad impedire la realizzazione del piano sarà Jimmy, trasformatosi nel Corvo e tornato dalla tomba per vendicarsi.