Harry Powell, pastore protestante, uccide alcune vedove per denaro. Uccide anche Willa Harper, ma i suoi due figlioletti gli danno filo da torcere. Riescono a fuggire da lui allontanandosi sul fiume con una barca. In loro soccorso giunge una cara vecchietta, Rachel, che dà rifugio ai bambini abbandonati. Grande fiaba orrorifica, più per atmosfera che per scene violente, resa convincente da una regia secca e originale. Harry come orco, Rachel come fata e i due fratelli come Hansel e Gretel.
I giovani giapponesi sono troppo esagitati. Per disciplinarli viene emanato il Battle Royale Act: ogni anno una scolaresca viene estratta a sorte e catapultata su un'isola deserta. Sorvegliati dal prof. Takeshi e da un nucleo militare, gli studenti si giocano la "battaglia reale": ognuno riceve un'arma diversa, che sia un bazooka o una pinza per le ciglia, e si dà alla macchia. Scopo del gioco: eliminare tutti gli altri entro tre giorni. Regole: nessuna.
Un uomo apparentemente senza macchia, pieno d'amore per la sua famiglia e grande uomo d'affari, in realtà nasconde una seconda identità. Affetto da schizofrenia, il suo alter ego è uno spietato serial killer al quale sta dando la caccia un'intraprendente detective.
Il Barone Frankenstein, lavorando sotto lo pseudonimo del Dr. Victor Stein e con l'aiuto del suo assistente, il Dr. Kleve, fa esperimenti di trapianto di cervello da un corpo ad un'altro. Presto però scoprirà che questa procedura crea persone molto instabili ed è proprio una di queste che lo ucciderà. Alla morte del Barone, il Dr. Kleve decide di eseguire la stessa procedura sullo scienziato appena defunto, trasferendo il suo cervello in un'altro corpo. Le sperimentazioni devono procedere, in un modo o nell'altro.
Nel 1794, Victor Frankenstein (Kenneth Branagh) viene recuperato sulla banchisa polare dal capitano Walton (Aidan Quinn) che lo fa portare a bordo della sua nave e ne ascolta il racconto. Frankenstein, dopo una serena infanzia nella natia Svizzera, aveva studiato a Ingolstadt e, stretto amicizia con Henry Clerval (Tom Hulce), si era dedicato alla realizzazione del suo sogno: creare un essere vivente. Riuscitoci, aveva dovuto prendere atto che il mostro (Robert De Niro) gli provocava solo orrore e perciò l’aveva ripudiato. Ma la creatura si era rivelata vendicativa.
Il barone Frankenstein, cacciato dal suo castello dalla popolazione indignata dai suoi esperimenti, torna a Karlstaad. Costretto a passare per una via di alta montagna, scopre accidentalmente il corpo della sua creatura, perfettamente conservato nei ghiacci e decide di riportarla in vita.
Victor Frankenstein, discendente del barone Von Frankenstein, segue le sue orme del dottore, suo antenato. Il rianimare una tartaruga è solo l'inizio! Presto anche Victor vorrà mettersi alla prova e creare la sua creatura.
Jack Gramm è uno psichiatra forense a disposizione dell'FBI. Insegna all'Università ed è dotato di un indiscutibile fascino che attrae l'altro sesso. Ne facciamo la conoscenza proprio nei giorni in cui Jon Forster, un serial killer che lui ha contribuito in maniera determinante a far condannare a morte, sta per essere soppresso. L'uomo proclama con ancora maggiore forza la sua innocenza perché è avvenuto un delitto che ha le stesse caratteristiche di quelli a lui attribuiti. La vittima è una studentessa di Gramm il quale è convinto che si tratti di un caso di pura e semplice emulazione. Ma riceve un avvertimento da qualcuno che sembra conoscere ogni sua mossa: ha ancora 88 minuti di vita. Da quel momento ogni secondo diviene prezioso e Gramm deve cercare di capire chi, tra i giovani studenti che ne incrociano il percorso, è dalla sua parte e chi no.
In un'università statunitense, il professor Frankenstein, discendente del famoso barone è convinto di poter riportare in vita i morti e medita di "comporre" una creatura con i resti organici di più cadaveri, per questo viene preso per pazzo e quindi deriso. Frankenstein riesce nel suo intento e modella la creatura con corpi di giovani studenti. Realizza e dà vita, con le famigerate scariche elettriche, ad una creatura sì atletica, ma dal volto ancora informe; questi, come nel libro, si ribellerà al suo creatore, passando per il terrore seminato, questa volta, in un campus universitario.
Una spedizione archeologica è alla ricerca della tomba di Gengis Khan, ma sulle loro tracce è anche il dottor Fu Manchu, deciso ad impossessarsi della spada e della maschera d'oro del grande condottiero, reliquie dotate di un misterioso potere che permetterà al dottore ed alla sua diabolica figlia di soggiogare il mondo. Sarà compito non facile per Scotland Yard fermare il sanguinario Fu Manchu.
Sequestrata da un gruppo di teppisti, Manu viene violentata. Il fratello accusa Manu di non aver fatto nulla per evitarlo, e allora lei lo uccide. Nadine intanto, durante una colluttazione, colpisce mortalmente la ragazza con cui divide l'appartamento. Manu e Nadine non si conoscono e quando si incontrano per caso all'uscita della metropolitana decidono di rimanere insieme e di cominciare un viaggio senza meta. Cominciano così a vagare per le periferie cittadine della Francia, attirando uomini che regolarmente eliminano con crudeltà. L'ansia distruttiva delle due ragazze le porta a lasciarsi alle spalle una scia di sangue e di delitti.
Frankenstein e Dracula si sono alleati, e commettono delitti a spron battuto, ma una zingara riesce a metterli uno contro l'altro.
Ancora le malefatte del barone Frankenstein che stavolta però deve vedersela con l'uomo artificiale chiamato Mosaico. Costui ammazza lo stesso Frankenstein e farebbe anche la festa alla sua nipotina se la formula antirigetto non cessasse il suo effetto. Mosaico schiatta fra indicibili tormenti.
Un dottore è convinto che l'autore di una serie di sadici omicidi sia uno strano barone morto molti anni prima.
Il dottor Paul Steiner (Bryant Haliday) crea un’invenzione fantastica, un’apparecchiatura laser con la quale può trasformare in energia un corpo o un oggetto e poi riportarlo alla sua forma originaria, realizzando così una sorta di teletrasporto. Quando esibisce l’invenzione un sabotaggio ne provoca il malfunzionamento. Steiner e i suoi collaboratori pensano che ci sia di mezzo il direttore del laboratorio, Blanchard (Norman Wooland), che difatti intima a Steiner di andarsene. Esasperato, lo scienziato tenta su se stesso un’ultima volta l’esperimento, ma un guasto fa sì che ne esca ridotto a un mostro carico di energia.