Ricostruzione dell'incontro di boxe, valevole per il titolo mondiale dei pesi massimi, tra i pugili neri Mohammed Alì, già Cassius Clay, e George Foreman a Kinshasa (Zaire) il 30 ottobre 1974. Al materiale filmato da Gast nel 1974 a Kinshasa s'aggiungono le interviste allo scrittore Norman Mailer, ai giornalisti Georges Plimpton e Thomas Hauser e al regista Spike Lee che vent'anni dopo commentano l'avvenimento. Più che sul Mohammed Alì della realtà, è un film sul mito, sulla leggenda, sul significato simbolico, sociale e politico di Alì e della sua vittoria sul nero Foreman che paradossalmente nel 1974 incarnò l'odiato zio Sam, quell'America dei padroni bianchi che avevano ridotto i neri a loro immagine e somiglianza.

La diciottenne Irma Testa è la prima donna boxer italiana ad arrivare alle Olimpiadi. È un risultato straordinario per una ragazza cresciuta in uno dei quartieri più poveri e più crudeli di Napoli. Ma più Irma riesce e più diventa fragile. Dopo una sconfitta schiacciante ai Giochi di Rio, si chiede se il pugilato sia davvero il suo futuro. Vuole dare una direzione al suo percorso, ma deve prima fare i conti con la sua vita personale che ha evitato per così tanto tempo.