Joe Gideon è un coreografo che sta allestendo un grosso spettacolo per Broadway. Professionalmente è riconosciuto il numero uno del genere e come ogni artista consapevole della propria genialità, non è mai contento: già nella scelta degli attori e delle attrici stenta a decidersi; davanti ai copioni si stempera in correzioni a non finire; poi le prove si susseguono a ripetizione; in fine, lo stesso montaggio del materiale impostato subisce interminabili ripensamenti. Ora, data la grandiosità dello spettacolo in gestazione, Joe sta subendo le pressioni dell'impresario e degli altri responsabili poiché, senza avere neppure concepite le scene finali, è molto al di fuori dei tempi di lavorazione previsti e molto al di sopra delle cifre di finanziamento.

È la vigilia di Natale del 1860 e tutti si sentono più buoni. Tutti tranne il ricco Ebenezer Scrooge che non sopporta né le feste, né la gente e men che meno il suo segretario Bob. Di notte però Scrooge viene visitato da tre fantasmi: uno gli fa rivivere la sua giovinezza, l'altro lo porta a casa di Bob e il terzo gli prospetta un lugubre futuro. Al suo risveglio Scrooge non sarà più lo stesso. Musical natalizio tratto dal classico racconto di Dickens. Vale la pena vedere Finney come Scrooge e Guinness che fa lo spettro.

Una troupe cinematografica lascia il New Hampshire e si trasferisce a Waterford, una graziosa cittadina del Vermont. Motivo: girare un film ispirato alla storia di un vecchio mulino. Peccato che l’edificio non esista più, il regista incontri ogni tipo di problema con gli attori, gli abitanti del luogo interferiscano con la lavorazione e lo sceneggiatore abbia perso la macchina da scrivere...

Biografia di Jerry Lee Lewis (1925), pianista e cantante rock concentrata sul triennio 1956-58. Secondo solo a Elvis Presley, eccentrico, arrogante, attratto da alcol e altri eccitanti, nel moralismo puritano e borghese ancora imperante in quegli anni, rischiò di rovinarsi la carriera sposando in terze nozze una cuginetta tredicenne. Regista non trascurabile del cinema indipendente, J. McBride fa un film di un manierismo elegante ma inerte. D. Quaid si è calato nel personaggio con apprezzabile immedesimazione.

Quattro amiche quarantenni si ritrovano per fare un bilancio della loro esistenza.Jane, Franny, Christine e Olivia sono quattro amiche inseparabili. Jane è una stilista piuttosto inquieta, Christine è una sceneggiatrice in crisi con il marito, Olivia non riesce ad avere una relazione stabile e cerca di mantenersi facendo la donna delle pulizie. Solo Franny, moglie e madre, sembra soddisfatta della sua vita. Giunte intorno ai quarant'anni, tentano di fare il punto sui propri percorsi... Un cast di grande livello non basta a sostenere un film caratterizzato da dialoghi superficiali e da una regia piuttosto impersonale. La pellicola costituisce il terzo episodio di una trilogia della Holofcener sulla donna contemporanea.