E' l'opera suddivisa in due atti musicata da Riccardo Cocciante sull'opera originale scritta da Victor Hugo eseguita dal vivo davanti al pubblico dell'Arena di Verona, Italia, nel 2002. La stessa narra la storia di Quasimodo, il campanaro gobbo della cattedrale di Notre-Dame e del suo amore tanto impossibile quanto tragico per Esmeralda. Un amore condannato dall'ingiustizia e dall'ipocrisia.

Rochefort. Le gemelle Solange e Delphine Garnier sono in cerca del vero amore; la loro madre, Yvonne, anni prima ha abbandonato l'uomo della sua vita Simon Dame per non dover prendere il suo bizzarro cognome una volta sposati e diventare così madame Dame. Bill ed Etienne arrivano in città per una fiera nautica; c'è poi Maxence, un marinaio che vagheggia una "donna ideale" che ancora non è mai riuscito ad incontrare, ed infine il famoso musicista statunitense Andy Miller, di ritorno dopo molti anni a Rochefort per incontrare il suo vecchio amico Simon. Durante un fine settimana nel quale in città si tiene una fiera nautica, le gemelle Garnier troveranno il vero amore, e non saranno le sole.

Al culmine del conflitto del 1991 tra la Georgia e la Repubblica separatista di Abcasia, una piccola enclave di estoni stanziali è quasi deserta, tranne che per Ivo (Lembit Ulfsak) e Margus (Elmo Nüganen), che hanno scelto di rimanere, malgrado gli scontri vicini. Un giorno, la guerra giunge sul loro uscio di casa, lasciandovi due miliziani feriti, appartenenti ad opposti schieramenti. Ivo decide di portarli dentro e mentre si prende cura di loro, scopre quanto siano profonde le cicatrici della guerra. Sarà possibile una pace?

Un uomo schiavo dell'alcol e di una vita ormai senza senso cerca conforto, inutilmente, prima nell'amicizia poi in una donna. Consapevole della sua irrimediabile solitudine, si suicida. È un film psicologico di grande vigore drammatico.

La bella Laura Hunt è trovata assassinata nel suo appartamento di New York con una revolverata che le ha sfigurato il viso. Il tenente McPherson indaga, appassionandosi al caso in modo ossessivo. Da un romanzo di Vera Caspary, sceneggiato da Jay Dratler, Samuel Hoffenstein e Betty Reinhardt. Film di culto per gli amanti del cinema nero: eleganza, decadenza, perversione, crudeltà, umorismo e una forte vena di necrofilia ne fanno un cocktail unico. Il motivo di David Raksin (“Laura”) incanta ancora oggi. Uno di quei film felici dove tutto concorre al risultato finale: regia, sceneggiatura, fotografia (J. LaShelle, premio Oscar), scenografia, musica. Alcune scene furono dirette da Mamoulian, poi sostituito dal produttore D.F. Zanuck con Preminger. 3 minuti tagliati poco dopo l'uscita del film sono stati reintrodotti in certe versioni video.

Nella guerra del Vietnam, durante un combattimento nella giungla, alcuni marines, fra i quali il caporale Jacob Singer, si agitano freneticamente come ossessi, finché Jacob viene gravemente ferito nell'addome con un colpo di baionetta. Trasportato in ospedale per essere operato, è tormentato da continue allucinazioni, popolate da creature mostruose o riguardanti terribili scene di guerra. Jacob cerca disperatamente una spiegazione razionale alle sue allucinazioni, perciò tenta di scoprire che cosa in realtà sia stato fatto ai suoi compagni nel Vietnam...

Nel 1914 emigra a Baltimora dalla natìa Polonia un baldo giovane ebreo: è Sam Krichinsky che, insediatosi nel quartiere di Avalon, comincia a lavorare tappezzando pareti di carte a fiori. L'America appare come la terra promessa: tutti gli immigrati europei si fanno appena possibile raggiungere da mogli, figli e cugini e ben presto anche i Krischinsky sono numerosi, sempre attaccati alle loro tradizioni e validi lavoratori. Gli anni trascorrono: Sam, il più conservatore, si trasferisce con la moglie Eva da Avalon in periferia, dapprima un pò squallida, poi sempre più curata e ricca di verde, per vivere con il figlio Jules, il quale è diventato un bravissimo giovane, con la nuora Anna ed il simpatico nipotino Michael. .............

Per colpa dell'ambiente bigotto della sua città, Judith Hearne (Smith), zitella dublinese, precipita nel baratro della solitudine e dell'alcolismo dopo aver conosciuto un coetaneo con il quale abbozza un intreccio amoroso. Dublino presta il suo squallore joyciano a questa ordinaria storia di emarginazione diretta da un vecchio regista inglese di chiara fama. Maggie Smith è naturalmente straordinaria. Al suo fianco il sempre bravo Bob Hoskins.

Per superare la traumatica separazione con il proprio fidanzato, la giovane Elizabeth (Norah Jones) parte per un lungo viaggio attraverso gli Stati Uniti, nonostante l'affettuosa amicizia di Jeremy (Jude Law). Per mantenersi Elizabeth si trova a lavorare in un piccolo caffè, dove conosce diverse persone, tutte più o meno tormentate, come Arnie (David Strathairn), poliziotto dal passato difficile e abbandonato dalla moglie (Rachel Weisz) o Leslie (Natalie Portman), una sfortunata giocatrice d'azzardo. In questo nuovo ambiente Elizabeth capisce il vero significato della solitudine e della disperazione.

Stati Uniti d'America, fine anni ottanta. Un gruppo di amici prossimi ai 40 anni si ritrovano dopo quasi vent'anni dal loro ultimo incontro, avvenuto all'inizio degli anni settanta a Tamakwa, in Ontario, all'epoca hippy. Il gruppo decide di rivivere le emozioni dei verdi anni, e organizza un nuovo campeggio nella stessa località. Tra sport, notti bianche e amori estivi il gruppo dà il suo addio alla giovinezza.

Alessandro Preziosi incarna la disperazione creatrice di Vincent Van Gogh attraverso la restituzione dell’esperienza manicomiale ed il profondo rapporto con il fratello Theo, in questo spettacolo scritto da Stefano Massini.