Il romanzo è un'allegoria del totalitarismo sovietico del periodo staliniano. È ambientato in una fattoria dove gli animali, stanchi dello sfruttamento dell'uomo, si ribellano. Dopo aver cacciato il padrone, gli animali decidono di dividere il risultato del loro lavoro seguendo il principio marxista «da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni». Il loro sogno utopico[1] verrà poi gettato al vento perché i maiali si impossesseranno della fattoria. Questi, che erano stati gli ideatori della "rivoluzione", prendono il controllo della fattoria, diventando sempre più simili all'uomo, finché persino il loro aspetto diventerà antropomorfo. La satira verso gli ideali utopici della Rivoluzione russa è resa ancora più diretta dal fatto che ogni evento ed ogni personaggio descritti nel romanzo rappresentano l'allegoria di un preciso evento o personaggio della realtà storica.
Un gruppo di giovani skaters, assidui frequentatori del parco di Washington Square a New York, affronta i suoi problemi con la droga e con il sesso. Del gruppo fa parte una giovane sieropositiva che cerca disperatamente di trovare il suo "benefattore" e un teenager che, come hobby preferito, adora sverginare ragazzine. È l'opera prima di Larry Clark, ultracinquantenne americano dell'Oklahoma, sconosciuto al cinema, ma assai famoso come fotografo.
Brendan è uno studente come tanti di un'High School californiana. Un giorno riceve una telefonata dalla sua ex ragazza, Emily, che poco dopo scompare e viene ritrovata cadavere. Inizia così l'indagine di Brendan nel sottobosco scolastico tra spacciatori di droga, una ricca e misteriosa coetanea e la seducente leader del gruppo teatrale Kara.
Un uomo d'affari ebreo connivente e ambizioso, Süß Oppenheimer, si intrufola come tesoriere del corrotto duca di Wurttemburg, inondandolo di tesori e con la promessa di ricchezze ancora maggiori. Man mano che i piani dell'uomo diventano più elaborati e le sue azioni più sfacciate, nel ducato quasi esplode una guerra civile.