Oregon, estate del 1959. Quattro ragazzini partono per un'escursione di 50 chilometri lungo la ferrovia, affrontando varie avventure per cercare il cadavere di un ragazzo scomparso giorni prima. Da un racconto (The Body, 1982) di Stephen King, uno dei film più belli sull'adolescenza degli anni '80, nel miracoloso equilibrio della memoria tra sentimento e avventura.
Atto I: in una fattoria dell'Emilia crescono insieme Olmo, figlio di contadini, e Alfredo, erede del padrone, nati nello stesso giorno del 1900. Dopo i primi scioperi nei campi e la guerra 1915-18, il fascismo agrario dà una mano ai padroni. I due giovani si sposano. Atto II: negli anni '30 le strade di Olmo e Alfredo si separano. Il primo, vedovo, fa il norcino e continua la lotta; il secondo si rinchiude nel privato. Il 25 aprile 1945 si processano i padroni, e i due si ricongiungono. Fondato sulla dialettica dei contrari: è un film sulla lotta di classe in chiave antipadronale finanziato con dollari americani; cerca di fondere il cinema classico americano con il realismo socialista sovietico (più un risvolto finale da film-balletto cinese); è un melodramma politico in bilico tra Marx e Freud che attinge a Verdi, al romanzo dell'Ottocento, al mélo hollywoodiano degli anni '50. Senza evitare i rischi della ridondanza, Bertolucci gioca le sue carte sui due versanti del racconto.
Durante l'occupazione nazista della Polonia una compagnia teatrale viene coinvolta da un soldato polacco nello smascheramento di una spia tedesca.
Bryoni, una ragazzina di tredici anni con una precoce e grande passione per la letteratura, osserva con curiosità la storia d'amore che coinvolge la sorella maggiore Cecilia. Proprio la sua passione, però, porterà Bryoni a commettere un atto del quale si pentirà per tutta la vita e che rovinerà la vita della sorella e del suo fidanzato Robbie, che inseguito a questo fatto, sarà accusato di violenza sessuale senza esserne colpevole. Bryoni, cercherà di rimediare scrivendo un romanzo nel quale racconterà tutta la verità...
La rivalità di due bambini in mare, in Grecia, che continua da adulti. Quale dei due si immergerà più lontano e più in profondità? I loro amori, le loro amicizie, con gli esseri umani e delfini, nel perseguimento di un sogno irraggiungibile.
L'appartamento di Pepa, uno splendido attico in attesa di affittuari, è lo sfondo ideale per una girandola di intrighi e complicazioni di carattere sentimentale che hanno per protagonisti personaggi alquanto bizzarri.
Harry Sultenfuss (Dan Ackroyd) è vedovo dal 1961, anno in cui nasce la piccola Vera e in cui sua moglie muore di parto. Harry di mestiere fa l'impresario di pompe funebri, stravede per la figlioletta, ormai undicenne, e non ha nessuna intenzione di risposarsi. Vera è un po' strana, è innamorata di uno dei suoi insegnanti, ha un solo amico , l'occhialuto e timido Thomas (Culkin), e somatizza le malattie di cui sono stati affetti i clienti del papà. Senza contare che è gelosissima del babbo. Così quando Harry comincia ad avvicinarsi a Shelly (Curtis), lei non la prende bene. Jamie Lee Curtis truccatrice di cadaveri è una buona idea. Così come tutto il lato macabro del film. L'altra grande idea è quella di far morire Culkin per la puntura di un'ape. Insomma la storia è un buon racconto di formazione. Quel che non funziona è la regia di Zieff che la butta troppo spesso sul sentimentale.
Presentato con successo al Sundance Festival, e al Noir in Festival, è un film di cui discutere, sia per il contenuto contraddittorio, sia per il modo in cui è raccontato. Se non fosse la vera storia di Danny Balint, o almeno così dicono, sarebbe troppo provocatorio per essere vero. Danny è un brillante studente ebreo, ma è anche un violento antisemita. La paradossale contraddizione in cui vive arriva al culmine quando gli viene chiesto di mettere una bomba in una sinagoga. In realtà sarà lui ad andare in corto circuito. Aspro, isterico e violento, il primo film di Henry Bean (sceneggiatore di Nemico pubblico e Affari sporchi) è capace di scuotere le coscienze, pur non approfondendo le difficili tematiche religiose.
Nella stazione balneare di Porpoise Spit i giovani passano le giornate tra festicciole, pettegolezzi e canzoni degli Abba. Muriel non è una bellezza. Comunque non si dà per vinta e sfoglia sempre i cataloghi di abiti da sposa, in costante attesa del principe azzurro. Nonostante l'ironia delle amiche e la contrarietà dei familiari, molla tutto per puntare su Sidney. Questa moderna Cenerentola ha avuto negli Stati Uniti un successo superiore anche a quello riscosso in patria; forse sproporzionato rispetto ai meriti di una commediola poco più che garbata, che deve molto alla simpatia dell'energica protagonista. Regista esuberante e irruente come la sua interprete."
L'Enterprise torna alla base per compiere alcune riparazioni, ma la scoperta che il progetto Genesis sta ricreando la vita sul pianeta in cui è stata depositata la bara di Spock fa crescere le speranze di poter recuperare l'amico prematuramente scomparso. Quando Kirk si rende conto che il vulcaniano, prima di morire, ha trasferito la sua essenza nella mente di McCoy, l'intero equipaggio - contravvenendo agli ordini della Federazione - si mette in viaggio.
Due giovani che si chiamano entrambi Gerry cominciano a passeggiare in una pineta per ritrovarsi progressivamente in marcia nel deserto. Sono amici, parlano, litigano, arrivano a detestarsi mentre si spingono sempre più lontano in un viaggio che sembra avere come destinazione finale il fondo più autentico dell'animo umano.
Dal romanzo di Louis Gardel. Charles Saganne sembra l'ultimo dei grandi eroi coloniali francesi. Legionario nel Sahara del 1910, si copre di gloria e viene decorato con la Legion d'Onore. Ma arriva la guerra mondiale. Saganne e i suoi soldati arabi vengono massacrati nelle trincee dal piombo tedesco