Touching the void, documentario di Kevin MacDonald, racconta di un'impresa drammatica, compiuta da Simon Yates e Joe Simpson (autore de La morte sospesa, il bestseller da cui è tratto il film), due alpinisti, che hanno conquistato, nel 1985, la vetta del Siula Grande sulle Ande peruviane. Simon e Joe, sono amici, e appassionati di scalate. L'ascesa al picco sembra una passeggiata, tutto fila liscio, solo qualche problema dovuto agli agenti atmosferici. Nella discesa, però, Joe scivola e si rompe la gamba. La situazione è critica, e nella mente dei due passano mille pensieri. Salvarsi da solo e abbandonare il compagno o fare di tutto per salvarlo da morte certa? Improvvisamente una corda si rompe, e Joe precipita in un crepaccio. Solo un miracolo potrà salvarlo.

L'intrepido alpinista nepalese Nimsdai Purja parte per una missione apparentemente impossibile: scalare i 14 ottomila del mondo in sette mesi.

Un solitario uomo di montagna che vuole trascorrere in solutidine il tempo che gli resta diventa suo malgrado oggetto di vendetta da parte di una tribù indiana alla quale ha dimostrato di poter competere nella lotta corpo a corpo con il migliore dei suoi guerrieri. Corvo Rosso non darà tregua al nostro eroe e vorrà impossessarsi a tutti i costi del trofeo più ambito: il suo scalpo.

Essere il primo a scalare il famoso versante nord dell'Eiger è il sogno di molti alpinisti di tutta Europa nell'estate del 1936. Neanche i due alpinisti più grandi della Germania, Toni Kurz e Andi Hinterstoisser, riescono a pensare ad altro. Sono convinti che possono farcela, anche se i tentativi precedenti sono finiti in tragedia. Ad attendere coloro che arriveranno per primi in cima inoltre non c'è solo il prestigio sociale, ma anche l'oro olimpico... Mentre si preparano ai piedi del versante nord, Toni e Andi s'imbattono inaspettatamente in Luise, una vecchia fiamma di Toni. Ora è una giornalista ed è venuta con il suo collega Arau, un sostenitore del regime, per un servizio sulla prima scalata. Toni ama ancora Luise, ma lei sembra essersi invaghita dell'affascinante Arau così lui parte sconsolato per la scalata con Andi, con alle calcagna i due austriaci Willy Angerer ed Edi Rainer. All'inizio va tutto per il meglio ed entrambe le cordate fanno un'ottima scalata ma...

Il giovane scalatore Peter Garret deve compiere una missione ai limiti dell'impossibile: scalare il temibilissimo K2 sino a 8'000 metri per salvare la sorella rimasta intrappolata durante una spedizione...

Prima di affrontare l'ascesa degli edifici urbani, Alain Robert era considerato uno dei migliori specialisti nell'"arrampicarsi" delle falesie. La sua passione gli è quasi costata la vita nel 1982, quando una caduta lo ha reso disabile al 66%. All'epoca i medici erano convinti che non potesse più assecondare questa passione. Ciò non gli impedisce, a forza di motivazione e allenamento, di scalare ad oggi più di 170 edifici in giro per il mondo, e di salire in solitaria vie tecniche al suo massimo livello, come "La Nuit du Lézard". (8a+) a Buoux (Francia), dove ecco "L'Ange en Décomposition", nel 1991, un percorso mitico nelle Gorges du Verdon.