Christian (William Johnk Nielsen) ritorna in Danimarca con il padre e nella sua nuova scuola incontra Elias, (Markus Rygaard), ragazzo timido sempre preso di mira da bulli; a causa della solitudine e della fragilità i due giovani iniziano un percorso verso il male trasformando l'amicizia in una pericolosa alleanza mettendo a rischio la loro stessa esistenza.

In seguito alla morte della prima moglie, Ernesto - guida della Patagonia - è costretto ad ospitare il figlio Nahuel, con cui aveva interrotto i rapporti da oltre 10 anni. Immersi nella natura della Patagonia, padre e figlio lasceranno che il risentimento e il rancore cedano il passo ad un possibile rapporto.

Nel 1843 a Londra, l'autore Charles Dickens si trova in difficoltà finanziarie dopo aver scritto tre romanzi senza successo di fila. Alla disperata ricerca di un successo, Dickens si affida all'ispirazione della vita reale e alla sua vivida immaginazione per dare vita a Ebenezer Scrooge, Tiny Tim e altri personaggi classici in "A Christmas Carol", trasformando per sempre le festività natalizie nella celebrazione conosciuta oggi.

In una piccola città della Russia zarista vivono tre fratelli: Ivan è un cinico, Alexei un vero santo, Dimitri un gaudente giocatore che odia il padre. Quando questi viene trovato ucciso è Dimitri a essere ingiustamente accusato, ma egli, cosciente delle sue colpe di figlio, accetta la condanna. Catapultato nell'universo poetico del grande scrittore russo, Brooks riesce comunque a cavarsela. Merito degli attori (notevole l'interpretazione di Yul Brynner nei panni di Dimitri), ma anche dell'atmosfera generale che il regista riesce a dare alla messa in scena: febbrile e dolorosa, fantasmagorica e insieme ricca di allusioni simboliche.

A cavallo tra XV secolo e XVI secolo, I polacchi sconfiggono i cosacchi nella zona dell'odierna Ucraina e li scacciano in zone più remote della steppa. Per sopravvivere, giurando vendetta, il cosacco Taras Bulba brucia la sua casa e su un carro si trasferisce con la moglie incinta in una zona più tranquilla. Nasce il primo figlio di Taras, un maschio che viene chiamato Andrei. Dopo pochi anni, nasce un altro maschio cui viene dato il nome Ostap. I due figli, orgoglio di Bulba, vengono cresciuti da veri cosacchi, forti, fieri, pronti a combattere e a bere vodka. Finalmente l'università di Kiev apre le porte anche ai figli cosacchi e Taras manda i suoi due figli ad imparare usi e nozioni dei polacchi per meglio combatterli al momento della nuova rivolta. I due ragazzi vengono subito presi di mira dagli altri studenti e spesso finiscono nei guai per il solo fatto di essere cosacchi.

Milan, uno slovacco che lavora in Germania come muratore, torna a casa per festeggiare il Natale con la moglie e i tre figli, uno dei quali sembra coinvolto in attività sospette legate a un'organizzazione estremista.

Bihn è un giovane vietnamita cresciuto in adozione che lascia il villaggio in cui vive per cercare la madre ad Ho-Chi-Minh City. Si tratta però solo di una tappa perchè l'intenzione è quella di trovare il padre, un soldato americano che non ha lasciato tracce. Ha così inizio un viaggio verso la 'beautiful country' rappresentata dagli Stati Uniti. Il soggetto potrebbe dar luogo a più di una riflessione ed è quindi ancor più spiacevole che il regista norvegese Hans Petter Moland lo anneghi in un oceano di retorica narrativa e visiva che ne vanifica le premesse.

Un vecchio fantino è determinato a vincere un ultimo campionato, ma il suo sogno si complica quando un giovane debuttante si presenta dicendo di essere suo figlio.

Vigilia di Natale a New York. Rose è una quarantenne single che si occupa della madre malata, Nina che desidera la maternità mentre Mike, il suo fidanzato è gelosissimo, Artie è un cameriere che periodicamente vede nei clienti la reincarnazione della madre morta. Jules sogna l'ospedale dove riposarsi dalla sua vita di ladro di strada.