Harry Powell, pastore protestante, uccide alcune vedove per denaro. Uccide anche Willa Harper, ma i suoi due figlioletti gli danno filo da torcere. Riescono a fuggire da lui allontanandosi sul fiume con una barca. In loro soccorso giunge una cara vecchietta, Rachel, che dà rifugio ai bambini abbandonati. Grande fiaba orrorifica, più per atmosfera che per scene violente, resa convincente da una regia secca e originale. Harry come orco, Rachel come fata e i due fratelli come Hansel e Gretel.
I giovani giapponesi sono troppo esagitati. Per disciplinarli viene emanato il Battle Royale Act: ogni anno una scolaresca viene estratta a sorte e catapultata su un'isola deserta. Sorvegliati dal prof. Takeshi e da un nucleo militare, gli studenti si giocano la "battaglia reale": ognuno riceve un'arma diversa, che sia un bazooka o una pinza per le ciglia, e si dà alla macchia. Scopo del gioco: eliminare tutti gli altri entro tre giorni. Regole: nessuna.
Una forte tempesta costringe dieci perfetti sconosciuti, che sembrano non avere nulla in comune, a rifugiarsi in un motel. Quando però un misterioso killer sembra intenzionato ad ucciderli uno dopo l'altro, scoprono sinistre coincidenze: tutti sono nati il 10 maggio, tutti portano il nome di uno stato americano. Ma la vera partita si sta giocando da tutt'altra parte, in una sala dove uno psichiatra deve convincere un giudice della Corte Suprema a ritirare la condanna a morte comminata a un serial killer con disturbi mentali che ha compiuto una strage in un motel.
Il macellaio Popaul, duramente segnato dall'esperienza della guerra, crede di trovare una compagna nella maestra del paese Hélène, ma questa rifiuta di impegnarsi in un rapporto che vada oltre la semplice amicizia. Quando vengono ritrovati i cadaveri di alcune giovani donne, Hélène capisce che l'assassino è Popaul. La vicenda dei protagonisti, affidati a ottimi interpreti, emerge sullo sfondo di un valido ritratto della vita quotidiana di provincia. Chabrol mette in scena l'eterna storia della bella e la bestia in un film angosciante e commovente.
Un'esperienza. Inland Empire di David Lynch non è un film organico, lineare, comprensibile, con un inizio e una fine definibili tali, ma è innanzitutto un'esperienza sensoriale. Un flusso di pensiero libero di un artista, che non richiede spiegazioni, ma solamente intuizioni, emozioni personali, positive o negative che siano. Si potrebbe parlare di mondi paralleli, di realtà e finzione che si fondono, si incontrano, si abbandonano, di cinema e televisione (e di pellicola e digitale), del concetto del Tempo, non sequenziale, "random" e assoluto.
Il mare restituisce il corpo di una donna e Robert è accusato d'omicidio. Sfugge alla cattura e si reca in Cornovaglia alla ricerca del vero assassino, aiutato da una ragazza. L'assassino ha un tic all'occhio, fa il batterista in un orchestra ed è truccato da nero. Robert tenta di smascherarlo.
L'apertura di una cruciale stazione spaziale è messa in pericolo quando il comandante viene accusato di tentato omicidio di un diplomatico.
Due donne mettono nei pasticci il rispettato detective di una piccola città della Florida. Da quando è stato incolpato del duplice omicidio su cui stava indagando, Matt Lee non può più fidarsi di nessuno...
Kong è un killer professionista sordo e muto. Malgrado non possa udire i colpi della propria pistola, negli anni ha sviluppato una certa dimestichezza con le armi da fuoco. Ha perso l'udito da bambino e per questo è stato oggetto delle prese in giro degli altri bambini, che lo hanno fatto crescere come un giovane rabbioso.
Sequestrata da un gruppo di teppisti, Manu viene violentata. Il fratello accusa Manu di non aver fatto nulla per evitarlo, e allora lei lo uccide. Nadine intanto, durante una colluttazione, colpisce mortalmente la ragazza con cui divide l'appartamento. Manu e Nadine non si conoscono e quando si incontrano per caso all'uscita della metropolitana decidono di rimanere insieme e di cominciare un viaggio senza meta. Cominciano così a vagare per le periferie cittadine della Francia, attirando uomini che regolarmente eliminano con crudeltà. L'ansia distruttiva delle due ragazze le porta a lasciarsi alle spalle una scia di sangue e di delitti.