Il diciassettenne Fabietto Schisa è un ragazzo goffo che lotta per trovare il suo posto nel mondo, ma che trova gioia in una famiglia straordinaria e amante della vita. Fino a quando alcuni eventi cambiano tutto. Uno è l'arrivo a Napoli di una leggenda dello sport simile a un dio: l'idolo del calcio Maradona, che suscita in Fabietto, e nell'intera città, un orgoglio che un tempo sembrava impossibile. L'altro è un drammatico incidente che farà toccare a Fabietto il fondo, indicandogli la strada per il suo futuro. Apparentemente salvato da Maradona, toccato dal caso o dalla mano di Dio, Fabietto lotta con la natura del destino, la confusione della perdita e l'inebriante libertà di essere vivi.

Napoli milionaria! è il racconto, attualissimo, della potenza del denaro e della sua capacità di corrompere le anime. La vivono sulla propria pelle Gennaro e Amalia Jovine e i loro tre figli. Il primo, ex tranviere, è costretto a fare il finto morto per coprire i traffici della moglie che si arrangia con la borsa nera in combutta con Errico Settebellizze. Cercano di sopravvivere alla miseria in cui è piombata la città nel suo ultimo anno di guerra. E poi arriva la pace, l’abbondanza delle merci americane, la fame dei napoletani e i soldi, tanti soldi.

Nel Seicento il governatore spagnolo di Napoli opprime la popolazione. Tra il popolino nota una bella mugnaia di cui si invaghisce; per sedurla mette in galera Luca, il marito, ma questo riesce a evadere e, addirittura, si camuffa da governatore e penetra nel palazzo fino ad arrivare alla camera da letto della governatrice. Nel frattempo sua moglie Carmela riesce a tenere a bada il governatore che si è recato al mulino. La governatrice e Luca si mettono d'accordo per punire il fedifrago che, quando torna a casa, non riesce a farsi aprire dalle guardie che lo trattano come un impostore.

Immaginatevi una famiglia napoletana, di quelle che più napoletane non si può: che succede se, per uno strano scherzo del destino, la loro primogenita (che ovviamente non può che chiamarsi Assuntina) parla solo milanese? E rifiuta la pastiera, i babà, il capitone perchè preferisce il risotto allo zafferano? Invano il padre (Gianni Ferreri) cerca di farla "guarire": nemmeno la vacanza-studio a Torre Annunziata, a casa degli zii che parlano un dialetto tale che non si capiscono neanche tra loro, sortisce alcun effetto.

La vita di Francesca, un'affermata attrice accusata ingiustamente per un reato che non ha commesso, cambiera' completamente dopo l'esperienza del carcere e il contatto con alcune compagne di cella, donne tanto diverse da lei per tenore di vita ed estrazione sociale, ma che si riveleranno delle vere amiche.

Enzo e Monica sono due fidanzati trentenni della periferia di Napoli che conducono una vita fatta di routine e sistematica regolarità. Enzo lavora in un negozio di abbigliamento giovanile, è un ragazzo buono ma distratto, riesce a mantenere il suo posto di lavoro più per pietà del suo datore di lavoro che per le sue attitudini professionali.

1991, Napoli. Emidio è un vecchio socialista che ha trasformato la sua casa in una fortezza del socialismo reale, mantenendo una pluriennale corrispondenza con Fidel Castro. Il destino di Cuba però sembra chiaro a tutti, ma Emidio non si arrende finché un giorno Fidel non risponde più alle sue lettere e il suo mondo si sgretola.