Napoli, città di cultura e creatività, ma anche di caos e di abbandono criminale. Con il suo sguardo di straniera appassionata della città, in quasi due anni di frequentazione, Trudie Styler ha raccolto la sfida di un documentario in grado di narrare i contrasti della bellezza e del dolore, della luce e dell’oscurità di una città unica al mondo. Lasciando che sia la gente di Napoli a raccontare la propria storia, rivela una città di generosità e crudeltà, una città di luci e ombre. Con interviste a don Antonio Loffredo, parroco ribelle e illuminato del quartiere Sanità, l’attore Francesco Di Leva fondatore del Teatro NEST a San Giovanni a Teduccio, lo scrittore Roberto Saviano, l’artista Jorit, la canzone originale Neapolis di Clementino, ma anche le “forti guerriere” che combattono per le donne, i castagnari, Antonio, veterano delle Quattro Giornate di Napoli durante la seconda guerra mondiale.

Nel 1943 gli alleati sbarcano in Sicilia; nella Napoli occupata dagli alleati uno sciuscià ruba le scarpe a un soldato di colore. Roma: una storia d'amore tra una prostituta e un soldato americano. A Firenze tedeschi e partigiani si combattono sui tetti della città tagliata in due dal fronte. Dopo una parentesi in un convento sull'appennino emiliano, approdiamo sul delta del Po mentre infuria la lotta partigiana. Il film è composto da sei episodi che ripercorrono un momento della storia italiana seguendo il cammino degli alleati dal Sud verso il Nord.

Un viaggio attraverso la musica, i concerti e la vita del grande artista partenopeo con una straordinaria serie di immagini, molte delle quali mai mostrate finora, testimonianze e performance musicali.

Un resoconto ottimista e umoristico della dura vita sotto protezione della polizia dello scrittore italiano Roberto Saviano dopo la pubblicazione nel 2006 di «Gomorra», il suo controverso libro sulla Camorra, la spietata organizzazione che ha dominato il sottosuolo criminale di Napoli per secoli.

Un viaggio alle radici della canzone napoletana e come essa ha influenzato la musica in tutto il mondo.

Nella stanza di una decadente pensione di Parigi, Oscar Wilde trascorre gli ultimi giorni della sua vita e come in un vivido sogno i ricordi del suo passato riaffiorano, trasportandolo in altre epoche e in altri luoghi. Non era lui un tempo l’uomo più famoso di Londra? L’artista idolatrato da quella società che l’ha poi crocifisso? Oggi Wilde è un uomo malato, che ripensa con malinconia alle passioni che l’hanno travolto e con tenerezza al suo incessante bisogno di amare incondizionatamente. Rivive la sua fatale relazione con Lord Alfred Douglas e le sue fughe attraverso l’Europa, ma anche il grande rimorso nei confronti della moglie Constance per aver gettato lei e i loro figli nello scandalo. Ad accompagnarlo in questo ultimo viaggio solo l’amore e la dedizione di Robbie Ross, che gli resta accanto fino alla fine nel vano tentativo di salvarlo da se stesso e l’affetto del suo più caro amico Reggie Turner.

Un paese della cintura napoletana. Matteo torna a casa in regime di libertà provvisoria per mettere ordine nelle carte del padre deceduto.Il contatto col luogo natio è l'occasione per ricordare il suo passato e gli amici, morti tragicamente o - come nel caso di Rosa, suo segreto amore ora sposata senza amore a Giovanni e madre di Rita - condannati a un destino peggiore della morte. Mentre fervono i preparativi per la festa della Vergine Maria, il giovane elabora un piano per liberare Rosa e figlia. Il tentativo riuscirà, ma per lui resta solo il carcere.

Lasciare casa non è mai facile, lasciare Napoli a quanto pare è un trauma che può segnare indelebilmente la vita dei suoi abitanti. Pizzaioli, musicisti, professori, galleristi raccontano la propria amata e odiata città, quell'inguaribile sentimento di nostalgia e il desiderio di ricreare la propria Napoli altrove. Napolitaners, dunque, è un docu-film a più tappe, che raccoglie storie e ritratti di una nuova generazione di italiani nel mondo. Un racconto inedito sulla città di Napoli attraverso lo sguardo di chi ci è nato e di chi oggi la vive dal di fuori, lontano migliaia di chilometri da casa, per inseguire una passione, realizzare un progetto, intraprendere un nuovo percorso di vita. Una dichiarazione d'amore alla propria terra e allo spirito partenopeo.

Napoli che canta è un film del 1926 diretto da Roberto Roberti

A Napoli, in molti quartieri, ancora oggi si consuma un antico rito. I ragazzini di strada (gli scugnizzi) usano cercare, in città, quanta più legna possibile per appiccare un falò il giorno di Sant'Antonio, a metà gennaio. La ricerca ferve soprattutto dopo Capodanno. Presentato al 31° TFF (Torino Film Festival) il 23 novembre 2013.

Ai confini della città di Napoli, in una Bagnoli stretta tra la bellezza del litorale flegreo e le rovine dell’ex-Italsider due fratelli, Federica e Ciro, trascorrono i giorni della loro ultima estate da adolescenti. Hanno sogni più grandi di loro, ma sono abituati a metterli da parte in quel territorio tanto bello quanto vessato da tutte le promesse mancate, da una bonifica mai conclusa e da quella fabbrica chiusa ormai da trent’anni, misteriosa e irraggiungibile. Entrambi sanno che, quando l’estate avrà fine, dovranno prendere una decisione. Una scelta che accomuna tantissimi loro coetanei e coetanee: restare a Bagnoli, oppure andare via in cerca di un futuro altrove. Flegrea - Un futuro per Bagnoli racconta questa storia e la storia di un quartiere, di una comunità che non si arrende.

Un contenuto inedito per rivivere e celebrare la stagione storica del Napoli di Luciano Spalletti, tornato Campione d'Italia 33 anni dopo l'ultima volta

Maradona e Napoli è la storia di un amore eterno inciso sui muri delle strade cittadine e nel cuore delle persone nonostante il passare degli anni e le distanze.