Un gruppo musicale arriva in Israele, ai nostri tempi, per mettere in scena un'opera rock ispirata ai fatti del Vangelo. Sugli sfondi veri dove gli eventi si sono svolti, gli attori raccontano a modo loro, cantando e ballando, gli ultimi giorni di Gesú Cristo fino alla crocifissione. I principali episodi evangelici della Passione di Cristo sono: l'entrata trionfale in Gerusalemme, la cacciata dei profanatori dal tempio, la congiura dei Sommi Sacerdoti, l'ultima cena, il tradimento di Giuda, lo spergiuro di Pietro, il Signore giudicato presso il Sinedrio, Pilato condotto davanti a Erode, la Crocifissione.
Il cinema ha ballato mille volte. Forse diecimila. E quando la musica, ormai parte fondamentale di ogni film, si fonde con la trama il potere di seduzione nei confronti del pubblico si amplifica enormemente. Hollywood lo sa da sempre, da Cappello a cilindro fino al recente Shall we dance. Il titolo originale Take the lead, letteralmente "prendi la guida", "guidami", aveva sicuramente un impatto più immediato dell'italiano "ti va di ballare", perché la storia vera di Mr. Dulaine, insegnante di standards (i balli classici come il Waltzer, il Fox Trot, il Tango) impegnato a coinvolgere un gruppo di giovani avviatisi su una cattiva strada, è un vero esempio di leadership, al punto da poter essere utilizzato nelle scuole di management.
Irene vive nella vecchia villa in cui ha trascorso la vita. Ciò che più le dispiace è che i suoi tre figli non provino per quell'abitazione il suo stesso attaccamento. Sara, la figlia maggiore, dopo la morte del marito vive senza nuovi compagni preoccupata per l'incolumità del figlio Marco. Rita ha invece una bella casa, un marito che l'ama e due figlie, Silvia e Chiara. Ma la donna è insoddisfatta della sua vita tanto che, dalla nascita della secondogenita Chiara non ha più provato piacere nell'avere rapporti con il coniuge. Nella sua vita è entrato poi un veterinario che la affascina. Claudio, il terzo figlio, è un giovane avvocato che vive di nascosto dalla madre la propria omosessualità. Qualcosa però cambierà nella vita di ognuno e la piccola Chiara, che si prepara per la prima Comunione, ne sarà attenta testimone. Cristina Comencini ha realizzato quello che è sicuramente "il più bel film della sua carriera".
Un quintetto di giovani amici della sinistra radicale USA invita a cena un camionista che si rivela un bieco nazionalista, fascistoide e violento. Uno dei padroni di casa lo uccide per legittima difesa. Digeriti i rimorsi e seppellito il cadavere in giardino, i cinque cominciano a invitare a cena e a uccidere i peggiori reazionari che gli capitano a tiro. Prima di fermarsi ne ammazzano dieci. Scritta da Dan Rosen, è una black comedy politico-culinaria che non manca di aguzza ironia nel disegno dei personaggi, dei rapporti interni al gruppo (con lo studente nero di giurisprudenza che fa da guru agli altri) e della ludica logica criminale che li guida. Ma il regista esordiente dà l'impressione di non sapere bene come padroneggiare la materia e le sue implicazioni etiche e politiche. Ripetitivo ed equivoco. Un'apprezzabile squadra di interpreti, ospiti compresi. Girato nel 1994.
La storia si incentra su una quattordicenne che tiene un diario suglia alti e bassi dell'essere una teen ager, inclusi i problemi di baci.
Dopo aver sconfitto i Goti e aver fatto prigionieri la regina Tamora, i suoi tre figli e il suo amante il generale Tito Andronico torna a casa. E' arrivato il momento di sacrificare agli dei un nemico. Allora il generale fa uccidere uno dei figli di Tamora provocando in questo modo il desiderio di vendetta della regina e dei due figli superstiti. A Roma nel frattempo è guerra aperta per il successore dell'imperatore.
La storia di una studentessa del college alla "ricerca della propria identità" che si mantiene lavorando come tata per una ricca famiglia di New York...