Kaji (Tatsuya Nakadai) diventa recluta nell'esercito imperiale giapponese, in seguito alla chiamata di leva (con cui si concludeva Nessun amore è più grande, primo capitolo della trilogia "La condizione umana"). Continua la sua lotta umanitaria contro i soprusi e le ingiustizie del sistema militare, sia da parte degli ufficiali, sia tra veterani e reclute, in particolare quando il debole e pavido soldato Obara Nitôhei (Kunie Tanaka) viene preso di mira e umiliato per essere crollato durante una spedizione, tanto da indurlo al suicidio. Un giorno si presenta al campo Michiko (Michiyo Aratama), moglie di Kaji, e viene dato loro il permesso di passare una notte insieme in un magazzino. Kaji, che è stimato per il suo coraggio nonostante le idee da comunista, viene nominato caporale, anche per cercare di piegarlo più facilmente agli ideali bellici e patriottici, fino al momento della battaglia al fronte contro i russi.
Durante le lotte per la conquista del potere a Kyoto, nel Giappone del XVI secolo, il principe Shinge Takeda, ambizioso e valoroso, muore. Prevedendo la riscossa dei rivali, trattenuti dalla sua fama, il morente chiede al fratello Nobukado e al figlio Katsuyori, e a tutti i generali del clan, di rimanere nei propri territori e di nascondere la sua morte. Nobukado, trovato un ladro in procinto di venire crocifisso e avendolo salvato per la sua somiglianza con Shinge, convince tutti a farlo passare per il principe morto. "Kagemusha" - che significa: "ombra di Shinge" - accetta per interesse e tenta di approfittare della situazione.
New York, 1846. Nel quartiere di Five Points una cruenta battaglia tra gang sancisce il trionfo di William Cutting - detto Billy the Butcher, capo dei nativi americani - e la morte di Padre Vallon, protettore degli emigranti. Sedici anni dopo il figlio di questi, Amsterdam, esce dal riformatorio fermamente deciso a ingraziarsi l’assassino di suo padre per poi ottenere vendetta. Conosciuto Billy, Amsterdam ne viene in pratica adottato e arriva a salvargli la vita. Una volta scoperto e sfigurato, si risolverà a combattere apertamente contro di lui, ma sono gli anni della Guerra Civile: l’ultimo scontro tra le gang sarà decisamente superato in violenza e ferocia dall’intervento delle truppe inviate a far rispettare la coscrizione obbligatoria.
Tre mesi sono passati dallo sbarco in Normandia. Il comando alleato cerca di affrettare la fine della guerra con l'operazione "Market-Garden": 35.000 paracadutisti vengono lanciati in Olanda per impadronirsi di diversi ponti sulla Mosa, sul Waal e sul Reno. Dovranno poi tenerli fino all'arrivo delle truppe corazzate. Le cose non vanno però come il comando si aspettava: il ponte di Arnhem non cade nelle mani degli alleati e si trasforma in una trappola per i paracadutisti inglesi.
La storia di una famiglia armena che vive in Turchia e che in attesa dell'arrivo di parenti che si sono trasferiti in Italia restaurano una masseria per accoglierli. Ma la guerra, e l'oppressione nei confronti degli armeni che essa porta con sé, farà sì che questo incontro non avvenga mai.
Un gruppo di guerriglieri arabi si impadronisce del volo Atene-Parigi e lo dirotta a Entebbe, in Uganda. I passeggeri non israeliani vengono rilasciati. Per gli altri, i dirottatori chiedono la liberazione di guerriglieri palestinesi detenuti in Israele.