Nel 1983, una calda estate segna per sempre la vita del diciassettenne Elio, un musicista più colto e sensibile dei suoi coetanei, che ogni estate trascorre le vacanze nella villa di famiglia. Il padre, un professore universitario, come ogni anno ospita uno studente straniero per lavorare alla sua tesi di post dottorato. L'arrivo di Oliver, ventiquattrenne statunitense, per la sua bellezza e i modi disinvolti, sconvolge la vita di Elio, che se ne innamora immediatamente. Tra lunghe passeggiate, nuotate e discussioni, tra i due giovani nasce un desiderio travolgente e irrefrenabile.

Atto I: in una fattoria dell'Emilia crescono insieme Olmo, figlio di contadini, e Alfredo, erede del padrone, nati nello stesso giorno del 1900. Dopo i primi scioperi nei campi e la guerra 1915-18, il fascismo agrario dà una mano ai padroni. I due giovani si sposano. Atto II: negli anni '30 le strade di Olmo e Alfredo si separano. Il primo, vedovo, fa il norcino e continua la lotta; il secondo si rinchiude nel privato. Il 25 aprile 1945 si processano i padroni, e i due si ricongiungono. Fondato sulla dialettica dei contrari: è un film sulla lotta di classe in chiave antipadronale finanziato con dollari americani; cerca di fondere il cinema classico americano con il realismo socialista sovietico (più un risvolto finale da film-balletto cinese); è un melodramma politico in bilico tra Marx e Freud che attinge a Verdi, al romanzo dell'Ottocento, al mélo hollywoodiano degli anni '50. Senza evitare i rischi della ridondanza, Bertolucci gioca le sue carte sui due versanti del racconto.

Nel 1937 il professore Marcello Clerici sposa Giulia. Mentre la donna è spensierata, allegra, senza problemi, lui - nonostante i buoni successi come docente di filosofia - è tormentato da un ricordo: a tredici anni ha ucciso Lino Seminara, un autista che ha tentato di avere con lui dei rapporti omosessuali. Da allora Marcello ha abbandonato la pratica religiosa e si è legato strettamente con l'OVRA, la polizia segreta fascista. Per volontà dei suoi dirigenti di partito, deve compiere il viaggio di nozze a Parigi per introdursi nell'ambiente del professore Quadri, un docente universitario antifascista, per consentire al camerata Manganiello di predisporre l'assassinio di questi.

Los Angeles, marzo 1928. Un sabato Christine Collins lascia a casa da solo il giudizioso figlio Walter che ha avuto da un uomo che li ha abbandonati. Al ritorno dal lavoro fa una terribile scoperta: il bambino non c'è più e di lui si è persa ogni traccia. Finché, 5 mesi dopo, la polizia locale sembra aver risolto il caso. Consegna infatti a Christine un bambino che dice di esser Walter e che un po' gli assomiglia. La madre è però certa che è suo figlio ed è supportata in questo anche da altre persone che lo conoscevano bene, a partire dalla maestra. Le autorità di polizia, sostenute da un'opinione pubblica desiderosa di rassicuranti lieto fine, insistono nella loro versione fino a decidere di internare Christine attribuendole disturbi mentali che l'avrebbero spinta a non riconoscere nel sedicente Walter il proprio figlio. Christine però non si arrende e, sostenuta dal reverendo Guistav Briegleb, continua a lottare perché le ricerche di Walter continuino.

Gino capita per caso nello spaccio di Bragana e si innamora di sua moglie Giovanna. Lei vuole liberarsi del marito. Organizzano un finto incidente di macchina, ma il finale sarà diverso. Esordio folgorante di Visconti in pieno fascismo. E' il punto di arrivo di una riflessione sul realismo cominciata sulle pagine della rivista "Cinema", ed ha alle spalle il realismo poetico francese (Visconti era stato assistente di Renoir) e del realismo sociale americano (il film è ispirato a "Il postino suona sempre due volte" di James Cain). Due divi dell'epoca usati in un contesto di crudo realismo, un uso assolutamente innovativo dei set naturali (il delta del Po). Il film fu proibito dal fascismo ed uscì in versione mutilata.

Chen, esperto lottatore cinese, arriva a Roma da Hong Kong per aiutare un ristoratore amico dello zio che si trova nei guai: una banda che gestisce loschi traffici vuole rendere infatti il ristorante in questione la base logistica di un grosso traffico di droga. Chen farà piazza pulita.

Una coppia di inglesi in crisi coniugale arriva a Napoli. Estranei al mondo che li circonda, si riavvicinano progressivamente. Alienazione borghese in un impianto neorealista. All'inizio non fu proprio capito, oggi è considerato uno dei capolavori del regista e uno dei film fondativi del cinema moderno, precursore delle nouvelles vagues. La scena finale del miracolo è anche il miracolo laico del disvelarsi della realtà spontaneamente. UN esempio di sublime religiosità terrena, un'utopia della visione.

Napoli, ultimo decennio del XIX secolo. Nicola Bellizzi, dopo essere stato uno dei tanti scugnizzi senza famiglia cresciuti per strada, dopo essersi fatto un nome come "Coppola Rossa" ed essere finito in riformatorio, decide di dedicarsi con tutte le forze a studiare per diventare avvocato. Vorrebbe mantenersi fuori dai guai, ma appena arrivato nel nuovo quartiere si scontra con il boss locale, Don Gaetano. Dopo un duello a colpi di rasoio, interrotto dall'arrivo della polizia giusto prima che scorra il sangue, Don Gaetano si convince che Nicola sia un uomo di valore e lo prende sotto la propria protezione, presentandolo al gran consiglio della camorra che lo affilia come picciotto onorato. Nicola, per poter perseguire il proprio ideale di giustizia, si ritrova così suo malgrado legato per la vita alla criminalità.

Salvatore è un siciliano trapiantato a Milano, padrone assoluto del racket della prostituzione. Quando una delle sue migliore "ragazze" viene trovata morta, l'uomo scopre che il responsabile è il francese Roger intenzionato a sfruttare le prostitute per spacciare droga. Inizia così una guerra senza esclusione di colpi fra i due...

Nanni Vitali, bello e folle, è a capo di una banda di evasi che torna a seminare terrore dopo un periodo in carcere. Il commissario Giulio Santini cerca di fermare la straripante violenza della belva, accecato dalla sete di vendetta verso coloro che l'hanno tradito.

Ditch Brodie è un istruttore di paracadutismo che nella sua carriera ne ha combinate di tutti i colori, finché un giorno la giovane e bella Chris Morrow gli chiede di aiutarla a fare un lancio col paracadute, lui accetta ma durante il volo lei cade inspiegabilmente dall'aereo e muore nonostante lui abbia cercato fino all'ultimo di salvarla. E così Ditch viene incolpato di quella morte, ma lui non ci sta e cerca, investigando, di capire cosa sia successo veramente. Scoprirà dunque che Chris in realtà è una spia russa di nome Krista Moldova, ed il corpo caduto dall'aereo era quello di un'altra donna a lei somigliante (la stessa vista all'inizio del film). E Ditch si lascerà ulteriormente coinvolgere nella missione che la bella Chris ha intenzione di compiere: recuperare il carico di oro presente in un Boeing 747 che la mafia russa ha precedentemente rubato. Superando vari pericoli, con astuzia ed acrobazie, alla fine riusciranno a sconfiggere la mafia russa ed a salvare la loro vita.

Nancy Pertinace, dopo aver ucciso il merito il giorno delle nozze, è diventata suora e vive in un convento in Sicilia, conosciuta con in nome di Suor Maria, mentre la figlia Anna cresce a New York con la famigla mafiosa dei Latella, convinta che la madre sia morta. Produzione statunitense e italiana, diretta da Ralph L. Thomas, sequel di Donna d'onore del 1990. La pellicola è tratta dal romanzo omonimo di Sveva Casati Modignani del 1988.

Durante una breve battuta di caccia, Fabrizio uccide con un colpo di fucile sua moglie Valeria. Non ci sono testimoni oculari. Maria Teresa, la cugina di Fabrizio, resta persuasa dell'innocenza di quest'ultimo. E l'unico mezzo per soffocare lo scandalo sembra far intervenire Marcello, avvocato e marito di Maria Teresa, perché faccia pressione sull'iter giudiziario. Il giudice Renato Marinoni inizia la sua indagine. Maria Teresa si trova in una situazione difficile: sposata con Marcello, bel quarantenne, aitante, ma impotente malgrado le terapie intraprese, è appena venuta a sapere che suo marito si prepara a riconoscere il bambino che il suo autista ha concepito con la governante Armida.

Mariasilvia Spolato fu la prima donna in Italia a dichiararsi lesbica e per questo fu licenziata e emarginata. Questo documentario di Marie-Jeanne Tomasi ricostruisce la sua storia e quella del colllettivo femminista romano di Via Pompeo Magno.

La riscoperta di una antica tradizione. Un viaggio che esplora la storia e l'essere umano.