Film tv. Una donna tenta di uccidere i propri figli, dopo una delusione amorosa.
Gu-nam fa il tassista a Yanji ed è un Joseonjok, ossia un sino-coreano che parla entrambe le lingue, sostanzialmente visto come uno straniero dai primi e come uno schiavo dai secondi. Gu-nam deve infatti ripagare un debito enorme, contratto in seguito all'acquisto di un visto da parte della moglie, tornata in Corea. Approfittando della sua disperazione, il sordido Myun Jung-hak gli propone un modo per riappropriarsi della sua libertà: tornare in Corea per uccidere un uomo. Per Gu-nam si presenta l'occasione duplice di affrancarsi e di ritrovare la moglie. Trainata dalla maestria dei Kim Jee-woon e Ryu Seung-wan, capaci di esportare il thriller-noir sudcoreano come un autentico manufatto di eccellenza in festival europei o nordamericani, una nuova leva di registi si fa largo a cavallo tra i primi due decenni del terzo millennio.
In questa storia vera, due detective peruviani operano in incognito per localizzare e catturare l'inafferrabile capo di Sendero Luminoso.
La sera della prima della sua commedia, un autore teatrale è sopraffatto dalla tentazione di assistere a una partita cruciale dei suoi amatissimi Boston Red Sox. Scritto dal romanziere Don DeLillo.
Andréa, bellssima trentenne di Zurigo, si reca a Orvieto, dove ha ereditato una villa. Insieme al notaio Sergio si reca a visitare l'immobile. Per una distrazione, i due restano chiusi all'interno; dopo il comprensibile malumore iniziale, i due cercano di adattarsi alla meglio, in attesa d'essere liberati da qualcuno. Creata un'atmosfera intima con tanto di musica, Andréa e Sergio si lasciano andare a reciproche confidenze: lui, pur sposato, è da qualche tempo impotente, mentre lei detesta il marito e forse tutti gli uomini. Una volta liberi, i due si lasciano, ma le circostanze riportano entrambi nella villa, dove hanno il loro primo rapporto amoroso. Sergio è felice per la ritrovata virilità e pensa subito alla moglie; Andréa, che si sta innamorando dell'uomo, capisce d'essere stata soltanto uno strumento. Accade però che la porta si chiuda nuovamente.