Tratto dal libro di Thomas Keneally è la vera storia di Oscar Schindler, industriale tedesco, che nel 1938 capisce che è bene legarsi ai comandanti militari. Li frequenta nei locali notturni, offre bottiglie preziose. Quando gli ebrei sono relegati nel ghetto di Cracovia Schindler riesce a farsene assegnare alcune centinaia come operai in una fabbrica di pentole. All'inizio sembra sfruttarli, in realtà li salva. Di fronte alla persecuzione tremenda, il tedesco trasforma quella sua prima iniziativa in una vera missione, fino a comprare letteralmente le vite di quasi milleduecento ebrei (la famosa lista) che sicuramente morirebbero nel campo di Auschwitz.

È la storia di Wladyslaw Szpilman, pianista ebreo polacco, attraverso la Seconda Guerra Mondiale, dall’occupazione di Varsavia all’arrivo dell’Armata Rossa. Il film è diviso in due parti: la prima è incentrata sulla famiglia Szpilman, dall’iniziale mix di stupore e indignazione per le leggi razziali alla reclusione nel ghetto, infine alla deportazione; col treno che parte, e Wladyslaw che rimane giù, inizia la seconda parte, la fuga del pianista, il suo continuo cambiar nascondiglio, sempre a un passo dalla cattura, a mezzo dalla morte, a nessuno dall’orrore che in quegli anni ha avvolto Varsavia – non solo Varsavia.

Veronica è una ragazza polacca con una bellissima voce. Durante le prove musicali di un coro viene notata da un direttore d'orchestra e ottiene una parte in un concerto. Un giorno, Veronica vede salire su un pullman una turista che ha il suo identico aspetto...

Costretto al divorzio dalla moglie Dominique (Delpy), parrucchiera francese, perché non consuma più il matrimonio, il polacco Karol (Zamachowski) deve rientrare da Parigi in Polonia dove, dopo essersi arricchito, architetta un perverso marchingegno per vendicarsi della donna. 2° film della trilogia sui colori della bandiera francese (bianco = uguaglianza), scritta, come Dekalog, con Krzysztof Piesiewicz (vi hanno collaborato anche la regista Agnieszka Holland, Edward Zebrowski e il direttore della fotografia Edward Klosinski), a differenza degli altri due film di timbro drammatico, è una commedia crudele che inclina al grottesco. A un livello di logica psicologica, appare qua e là sforzata e artificiosa con qualche espediente facilmente romanzesco.

Un giovane americano, collezionista di oggetti di famiglia, intraprende un viaggio in Ucraina alla ricerca della donna che salvò suo nonno durante la seconda guerra mondiale. E scoprirà un mondo ormai dimenticato dal tempo...

2013. Esiliata in Svizzera, Olga, una talentuosa e appassionata ginnasta ucraina di 15 anni, sta cercando di assicurarsi un posto nel National Sports Centre. Ma a Kiev scoppia la rivolta di Euromaidan, e all'improvviso vengono coinvolti i suoi cari. Mentre la ragazza si adatta al suo nuovo paese e si prepara per i Campionati Europei, la rivoluzione ucraina si fa strada nella sua vita e niente sarà più come prima.

Una cineasta prossima agli esami prepara come tesi un filmato su un operaio stakanovista proclamato eroe del lavoro. Ma svolgere un'inchiesta sul personaggio non è semplice: la ragazza si trova davanti a un muro di omertà e di reticenze. La verità è stata accuratamente celata per anni e, come al solito, non sta da una parte sola.

Olga, infermiera ucraina, si trasferisce in Austria, mentre Pauli, un disoccupato austriaco, parte per l'Est.

Un'adolescente ebrea nata in America, Hannah Stern, è disinteressata alla cultura, alla fede e alle usanze dei suoi parenti. Tuttavia, inizia a rivalutare la sua eredità quando vive un'esperienza soprannaturale che la trasporta in un campo di sterminio nazista nel 1941. Lì incontra una giovane ragazza di nome Rivkah, una compagna di prigionia nel campo. Mentre Rivkah e Hannah lottano per sopravvivere di fronte alle atrocità quotidiane, formano un legame indissolubile.