Avventure, amori e tribolazioni di otto soldati del Regio Esercito Italiano che nel giugno 1941 sono mandati a presidiare un'isoletta greca dell'Egeo dove rimangono sino all'inverno del 1943, dimenticandosi degli avvenimenti bellici in corso. Uno degli otto non tornerà. Senza ambizioni storiche, è una favola, un racconto di formazione, un apologo sull'amicizia virile, sul desiderio di fuga (è dedicato “a tutti quelli che stanno scappando”), sulle difficoltà di crescere. Chiude un'ideale trilogia sul viaggio e su una generazione, quella del regista, formata da Marrakech Express e Turné. Un bel gioco di squadra attoriale e un'accattivante mistura di buffo e patetico con molti stereotipi e qualche leziosaggine ruffiana. Girato nell'isola di Kastellorizo (Megisti in greco). Oscar per il film straniero.

Totò viene rinchiuso in un ospedale psichiatrico per aver tentato di mordere l'amministratore del teatro in cui lavora come comparsa. Durante i dialoghi con lo psicanalista della struttura medica, Totò racconta tutte le disavventure capitategli in vita ed espone la sua teoria secondo cui il mondo si divide in uomini che sudano e uomini che fanno sudare.

Lupin III, insieme a Fujiko, Jigen e Goemon, decide di cercare il tesoro di Harimao, il capo di una famosa banda che durante la seconda guerra mondiale aveva accumulato un tesoro per circa 800 miliardi di dollari. L'unico a conoscere il segreto per trovare questo tesoro e un anziano agente del MI6: Sir Archer. Per poter trovare il tesoro però occorrono anche tre statuette ossia quelle dell'orso, dell'aquila e della scimmia. Sir Archer e sua nipote Diana decidono, in seguito all'esplosione dell'euro tunnel avvenuta per mano di un'organizzazione neonazista, di cercare le tre statuette e quindi il tesoro per risarcire i danni dell'euro tunnel.

In questo film, Stanlio e Ollio sono custodi di un'agenzia investigativa. Una sera, un importante inventore, Alva P.Hartley, che dice di aver creato una bomba distruttiva da fornire alle industrie belliche americane che lui chiama "Il Grande Botto", riceve una chiamata dal dipartimento della guerra che lo informa del loro interessamento per la sua invenzione. L'accordo è quello di recarsi il prima possibile a Washington con lo scopo di brevettare l'invenzione. Temendo di avere alle costole delle spie interessati alla bomba, Hartley decide di ingaggiare due detective in grado di custodire la bomba.

Un ingegnere aeronautico e una segretaria governativa vengono messi insieme dalla guerra.

Due marines americani di origine siciliana sono prigionieri dei tedeschi in Africa. Il generale tedesco che li ha in custodia nel campo di prigionia li lascia fuggire dopo averli muniti di falsi piani bellici che devono servire per ingannare il nemico. I piani sono invece autentici per cui la trappola si rivolta contro chi l'aveva architettata.