Nel 1914, il Pontefice Pio X, profondamente preoccupato al pensiero della guerra fa ogni sforzo per impedirne lo scoppio. Mentre s'accinge a ricevere l'ambasciatore d'Austria, in previsione dell'importante colloquio, il Papa si raccoglie in preghiera. Suo nipote, giovane sacerdote, cerca di confortarlo e gli ricorda le varie tappe della sua esistenza. Ricorda la borsa di studio ottenuta per gli studi al Seminario, l'amore per i fanciulli e per i poveri, la sua generosa carità nella missione pastorale a Mantova, i successi apostolici di Venezia. Il sacerdote rievoca il Conclave, col memorabile episodio del veto dell'Imperatore d'Austria, respinto dal Sacro Collegioe le successive votazioni, che, malgrado le ferventi suppliche del designato, portano alla elezione del Cardinale Sarto. Quindi il Pontefice s'avvia a celebrare la Santa Messa: per l'ultima volta, giacché insieme alla Vittima eucaristica, egli consuma il proprio sacrificio.
Rubin 'Hurricane' Carter, un pugile afro americano in ascesa, si sta preparando a combattere per il titolo dei pesi medi, quando viene arrestato con un altro uomo ed accusato ingiustamente di aver ucciso tre persone in un locale. In carcere Rubin scriverà la storia della sua vicenda giudiziaria, che verrà pubblicata e susciterà molto clamore, ma nonostante questo lui rimarrà dietro le sbarre. Anni dopo il canadese Lesra Martin cerca di convincere tre assistenti sociali ad impegnarsi per la scarcerazione di Rubin.
Il film ricostruisce il trattamento riservato ai prigionieri politici in un carcere dell'Irlanda del Nord. Protagonista è Bobby Sands appartenente alla Provisional IRA, che per ribellarsi ai soprusi, cui lui e gli altri prigionieri sono costretti dalle guardie carcerarie, e per ottenere l'attenzione del governo, organizza uno sciopero della fame in cui perderà la vita. Oltre allo sciopero della fame furono attuati anche uno sciopero delle coperte, che prevedeva il rifiuto della tradizionale divisa da carcerato, e lo sciopero dello sporco, consistente nell'imbrattare le pareti della cella con escrementi. Nel film vengono evidenziate la violenza e l'efferatezza con cui le guardie carcerarie malmenano e torturano i prigionieri, la determinazione e spirito di sacrificio del protagonista e degli altri prigionieri, che persero la vita lottando per la causa dell'indipendenza.
L'epica lotta mortale del capitano Achab contro il cetaceo che lo ha storpiato. Ismaele, giovane marinaio, si imbarca su di una baleniera. Il capitano è il fanatico Achab che è alla ricerca di una balena bianca, Moby Dick, alla quale deve la perdita di una gamba. Achab promette una moneta d'oro a chi avvisterà il cetaceo. Durante il viaggio l'inquietudine si impossessa degli uomini.
Nel 1963 l'attivista Bayard Rustin organizza a Washington una marcia, contribuendo a cambiare il corso della storia dei diritti civili e scontrandosi con razzismo e omofobia.
Nick e Libby Parsons vivono felicemente assieme al figlioletto Matty in una lussuosa casa a largo della costa occidentale, dove tengono cocktail e collezionano opere d'arte. Una sera, durante un romantico week-end in barca, Libby si risveglia in stato confusionale trovando tracce di sangue su di lei e per tutta la barca. Nick è scomparso e la polizia vede nella moglie l'unica possibile sospettata. Al processo, Libby viene giudicata colpevole di omicidio e condannata alla reclusione, durante la quale decide di affidare Matty alla sua giovane insegnante Angie. Ma quando le visite in carcere di Angie e Matty si interrompono all'improvviso, Libby fa di tutto per ritrovare le loro tracce e capisce di essere stata vittima di un complotto.
Come passano il tempo gli skinheads filonazisti di Melbourne? Vanno a picchiare vietnamiti e altri immigrati asiatici nei loro ghetti, si disputano le ragazze, fanno razzie e devastazioni nelle case dei ricchi. I propositi dell'esordiente sceneggiatore-regista sono di offrire una documentazione impassibile e oggettiva di una fetta della società australiana, ma alcuni ingredienti romanzeschi e un certo compiacimento nella rappresentazione della violenza li smentiscono, almeno in parte. Più di una polemica sui mass media australiani, com'era inevitabile.
Dopo aver completato il suo ultimo progetto, il regista Tomas (Franz Rogowski) inizia in maniera impulsiva un'intensa relazione con una giovane insegnante, Agathe (Adèle Exarchopoulos). Per Tomas, la novità di stare con una donna è un'esperienza eccitante che desidera approfondire, nonostante il suo matrimonio con Martin (Ben Whishaw). Quando anche Martin inizierà ad avere una relazione extraconiugale, il lunatico Tomas tornerà a rivolgere le sue attenzioni verso il marito.
Benjamin "Bugsy" Siegel, gangster psicopatico e incallito donnaiolo, con i soci Charley "Lucky" Luciano e Meyer Lansky, controlla il racket del gioco d'azzardo a New York. Mandato in missione a Los Angeles, conosce Virginia Hill, avvenente attrice di cinema, e se ne innamora. Una volta eliminato il boss locale, i suoi progetti si fanno ambiziosi: decide infatti di aprire con Virginia una grandiosa casa da gioco nel deserto del Nevada, il Flamingo. Nonostante abbia avuto numerose nominations all'Oscar '92 (vincendo quelli per scenografia e costumi), il film è solo in parte riuscito. Ha comunque al suo attivo l'interpretazione di Beatty, anche se un po' troppo sopra le righe.
Nell'Inghilterra del 1748 l'ex speziale Plunkett (Robert Carlyle) e l'ufficiale MacLeane (Jonny Lee Miller) assaltano le carrozze dei ricchi. C'è di mezzo anche Lady Rebecca (Liv Tyler), amata da MacLeane e concupita da un sadico capo della polizia che dà la caccia ai due banditi-gentiluomini.
Un giovane senzatetto usa le chat per trovare un posto dove stare. Diventa un truffatore e si innamora di uno dei suoi clienti. Un politico ottuso incombe sullo sfondo di questo squallido e poetico scorcio gay di New York. Un inno fiabesco nell'era digitale che esplora la povertà, il sesso come merce di scambio, gli utenti e gli abusatori.