1° luglio 2000. La ventunenne britannica Lucie Blackman scompare a Tokyo, scatenando un'indagine internazionale e una tenace lotta per la giustizia.

Questo avvincente documentario racconta del famigerato processo, condanna e definitiva assoluzione di Amanda Knox, ragazza americana nativa di Seattle, per l'omicidio del 2007 di una ragazza inglese in scambio culturale in Italia.

Ci sono poche storie raccapriccianti a tal punto e venute a conoscenza del mondo globale; una di queste è certamente quella di Albert Fish, "l'uomo grigio", "il lupo mannaro" o come lo si vuole definire, colpevole di aver torturato, violato e spesso anche mangiato un centinaio di bambini.Siamo nel 1934 quando Fish viene arrestato per l'omicidio di Grace Budd, avvenuto sei anni prima. Sulla scia della macabra scoperta, fioccheranno poi orrende confessioni su tutti gli altri omicidi..Fish è forse uno dei pochi casi che racchiude in sé 18 esempi di parafilia, tra cui cannibalismo, sadismo, pedofilia.Il documentario-film diretto da John Borowski offre un'esaustiva immersione nel mondo malato di Fish, fatto di deliri religiosi di onnipotenza e ossessioni di espiazione; un parte del lungometraggio si sofferma sulla lettera di confessione di Fish, oggi conservata presso il Joe Coleman's Odditorium, luogo di esposizione dell'artista ma anche museo di memorabilia macabri..