Nel primo episodio, La balena bianca, su soggetto di Goffredo Parise, un nano sposa una donna-cannone, ma poi trova un'amante. Questa lo costringe a eliminare la moglie; lui ci prova in vari modi, ma senza riuscirvi. Seguono due episodi a cartoni animati, Il mondo è delle donne e Ahi amore. In Una donna dolce dolce, infine, la protagonista tratta il marito come il bambino che non può avere.

Prodotto in cooperativa (la 15 maggio) tra sceneggiatori e registi, è un film in 14 episodi non superiore alla media, tenuto insieme dalla labile satira di una giornata televisiva. L'episodio più graffiante, di stampo neorealista, è quello napoletano sul lavoro minorile e il controllo delle nascite (“Sinite parvulos” di Comencini) con Villaggio che, nel dibattito a seguire, propone, come già aveva detto Jonathan Swift, di mangiare i bambini poveri in eccedenza.

Il film si articola su dieci episodi che sulla parodia dell'horror e della fantascienza smitizzano paure e angosce quotidiane con le armi dell'ironia e del grottesco. Tra killer, fantasmi, mitomani e piccoli delinquenti di borgata, sullo schermo c'è posto anche per un gruppo di mostruosi extraterrestri che perseguitano un produttore di pellicole orrorifiche, per un televisore che si anima e aggredisce una bambina lasciata sola in casa, per dei numeri tatuati sul polso che esplodono quando vengono estratti in TV e per l'abbozzo di una società matriarcale nella quale gli uomini sono condotti al guinzaglio.

Lo spirito delle feste è il tema che accomuna una serie di racconti dell'orrore firmati da alcuni dei registi più visionari del cinema americano del Duemila. Da un diabolico coniglietto pasquale a un macabro regalo per San Valentino, emergono gli aspetti più contorti e sovversivi che ogni festa comandata porta con sé.