In una vecchia base militare dimenticata dal mondo, lontano dalla civiltà, un gruppo di ufficiali degenerati coltiva le proprie perverse manie.

Nell’Allegoria della caverna, Platone riflette: cosa accadrebbe se uno dei prigionieri riuscisse a liberarsi dalle catene e fuggisse dalla caverna? E se quel prigioniero fosse Jay, un bambino di sette anni?