Un medico legale (Rea), aiutato da un colonnello della Milizia (Sutherland), dedica 8 anni alla ricerca del serial killer che dal 1978 al 1990, in URSS, uccise 52 persone, inclusi bambini ed adolescenti. Dal libro di Robert Cullen “The Killer Department”, su Andrej Romanovič Čikatilo, il “Mostro di Rostov”.

L'ex gangster Gal ha scelto di vivere in Spagna con la sua adorata moglie per godersi il meritato riposo. Ma una serie di eventi sconvolgerà la vita dell'uomo, finché ritrova un vecchio compagno, Don Logan, il quale gli chiede di partecipare a nuovo colpo, a spese delle cassette di sicurezza di una banca. Gal alla fine si farà convincere.

Nove ragazzi della Guardia nazionale in esercitazione si addentrano in una zona paludosa della Louisiana. È, quello, il territorio dei Cajun, una antica comunità di cacciatori di origine francese. I soldati fanno gli smargiassi e sottraggono ai nativi alcune canoe. Inizia così una guerriglia spietata: i ragazzini in divisa, sperduti e con armi caricate a salve, sono braccati e massacrati come conigli.

Nick Hume ha un buon lavoro in una compagnia assicurativa, è un buon padre di famiglia di due figli adolescenti in costante competizione tra di loro sotto lo sguardo amorevole della loro madre. Finché una sera, di ritorno da un incontro di hockey sull ghiaccio in cui il figlio aveva dato buona prova di sé, si ferma a fare benzina in una stazione di servizio isolata e il ragazzo viene ucciso nel corso di una rapina. Nick vede in faccia l'omicida e lo riconosce in carcere ma, giunto al momento di farlo incriminare, rinuncia all'accusa per farsi giustizia da solo.

Il gestore di un cinema alla periferia di Londra affida al giovane fratello della moglie un pacco con una bomba ad orologeria perchè compia, inconsapevolmente, un attentato.

Rose Lorkowski al liceo faceva la cheerleader, ora intorno ai trent'anni fa la domestica; vuole sbarcare il lunario per pagare gli studi all'eccentrico figlio di otto anni Oscar. Rose ha una sorella più giovane, un po' scoppiata, Norah, che vive ancora a casa con il padre Joe, un uomo sempre alla ricerca del modo migliore per fare soldi. Un giorno però Rose scopre che esiste qualcosa di molto più redditizio di fare la semplice cameriera e si mette in società con la sorella Norah. Le due ragazze mettono in piedi una agenzia che ripulisce le scene dei crimini: la Sunshine Cleaning.

Un quintetto di giovani amici della sinistra radicale USA invita a cena un camionista che si rivela un bieco nazionalista, fascistoide e violento. Uno dei padroni di casa lo uccide per legittima difesa. Digeriti i rimorsi e seppellito il cadavere in giardino, i cinque cominciano a invitare a cena e a uccidere i peggiori reazionari che gli capitano a tiro. Prima di fermarsi ne ammazzano dieci. Scritta da Dan Rosen, è una black comedy politico-culinaria che non manca di aguzza ironia nel disegno dei personaggi, dei rapporti interni al gruppo (con lo studente nero di giurisprudenza che fa da guru agli altri) e della ludica logica criminale che li guida. Ma il regista esordiente dà l'impressione di non sapere bene come padroneggiare la materia e le sue implicazioni etiche e politiche. Ripetitivo ed equivoco. Un'apprezzabile squadra di interpreti, ospiti compresi. Girato nel 1994.

Penetrato nella casa di una coppia di ricchi insospettabili, un ladruncolo tredicenne scopre che essi tengono rinchiusi e torturano in cantina alcuni ragazzi rapiti.

La detective Cassie Mayweather e il suo nuovo collega di lavoro Sam Kennedy sono impegnati a risolvere il caso di una ragazza trovata morta in un bosco della piccola città di San Benito in California. Tutti gli indizi lo fanno sembrare un atto di violenza gratuita del tutto casuale, ma Cassie, a differenza del suo collega, sente che in questo caso l'apparenza inganna.

Diane e Maureen sono amiche inseparabili. Prese tra compiti e invaghimenti, le inchioda la follia omicida di un loro compagno, che ha deciso di ucciderne soltanto una. Spetterà alle ragazze la scelta estrema ed esclusiva. Quindici anni dopo, Diane fa ancora i conti con quella sentenza e quel lutto. Presente e passato si alternano nella sua testa. In apparenza, almeno.

Indagano in due su un delitto commesso all'interno del presidio militare di San Francisco. A Hyams, robusto regista di cinema d'azione, interessano più i rapporti tra i quattro personaggi che l'indagine sul delitto. Ingegnosamente filmato a San Francisco con qualche emozionante sequenza di inseguimento, è superficiale e stereotipato.

Dopo essere stato mandato sullo sedia elettrica, un serial killer usa l'elettricità per tornare in vita e vendicarsi del giocatore di football che l'ha denunciato alla polizia.

David Corelli, un ambizioso sostituto procuratore distrettuale di San Francisco, è a un ricevimento a casa del suo collega Matt, importante avvocato, e della moglie Trina, psicologa. Improvvisamente viene chiamato sulla scena di un omicidio, nella casa di un noto miliardario. Svolgendo le indagini, David si rende conto che Trina è tra i primi sospettati.

Lo spettrale serial killer esce nuovamente dal regno delle ombre: stavolta il suo bersaglio è Caroline McKeever, gallerista d'arte di Los Angeles e lontana parente dello stesso Candyman, che la vuole "riavvicinare a sé". Una serie di persone vicine a Caroline trovano così morte violenta, e i sospetti non possono che ricadere su di lei.