Nel 1950, in Algeria, in un villaggio della Cabilia, i combattenti della resistenza algerina resistettero all'esercito di occupazione francese. Bachir torna al villaggio per sfuggire agli scontri che devastano Algeri. A Thala ha due fratelli, Ali e Belaïd. Il primo è impegnato nell'ALN (Esercito di Liberazione Nazionale) e combatte contro il colonizzatore. Il suo secondo fratello, Belaïd, il maggiore, è convinto di un'Algeria francese. Con la famiglia dilaniata, Bachir decide di entrare in guerra e si schiera contro la repressione dell'esercito francese. L’esercito francese tenta invano di aizzare la popolazione contro gli insorti ricorrendo alla disinformazione. Più passa il tempo, più gli abitanti del villaggio e delle zone circostanti, oppressi, si uniranno alla causa dell'FLN, le loro case e i loro campi verranno bruciati... Adattamento al cinema dell'omonimo romanzo L'oppio e il bastone, pubblicato nel 1965 da Mouloud Mammeri.

Algeria, 1516. Il pirata Aruj Barbarossa libera Algeri dalla tirannia degli spagnoli e prende il potere sul regno. Si vocifera che abbia ucciso il re Salim Toumi, nonostante la loro alleanza. Contro ogni previsione, una sola donna si opporrà a lui: la regina Zafira. Tra storia e leggenda, il viaggio di questa donna racconta di una lotta, di turbolenze personali e politiche sopportate per il bene di Algeri.

Festival di Cannes, 1975, Cronache degli anni ardenti di Mohamed Lakhdar-Hamina riceve la Palma d'Oro. Questa è la prima volta per un film africano. Cronaca meticolosa dell'evoluzione del movimento nazionale algerino dal 1939 fino allo scoppio della rivoluzione del 1° novembre 1954, il film dimostra inequivocabilmente che la "guerra d'Algeria" non è un incidente della storia, ma un lento processo di rivolte e sofferenze , ininterrottamente, dall'inizio della colonizzazione nel 1830, fino a questo "Giorno rosso di Ognissanti" del 1 novembre 54. Composto da sei capitoli, il film dipinge il quadro spietato della storia politica e bellicosa dell'Algeria coloniale. Al centro, Ahmed si risveglia gradualmente alla coscienza politica contro la colonizzazione, sotto lo sguardo di suo figlio, simbolo della nuova Algeria, e quello di Miloud, mezzo pazzo arringa, mezzo profeta, incarnazione della memoria popolare della rivolta, della liberazione dell'Algeria e del suo popolo.

Train d'Enfer è un film francese tratto da una storia vera. Una sera, durante un ballo in un paesino, scoppia una rissa in un'atmosfera razzista. I tre capobanda sono stati infine inviati alla stazione di polizia. Il giorno dopo, 14 novembre 1983, sul treno Bordeaux-Ventimiglia, tre candidati alla Legione Straniera hanno picchiato l'algerino Habib Grimzi, 26 anni, prima di gettarlo dal finestrino. Una giovane donna che ha assistito all'omicidio ha chiamato la polizia. Le indagini sono iniziate in un clima di estrema tensione. Ci sono sempre più provocazioni e attacchi in città...