Il seguito della "Sfida del samurai" è un buon film, anche se non all'altezza dell'originale. Girato da Kurosawa per sfruttare il successo del precedente, risulta, comunque, un film valido e divertente, nelle corde del Kurosawa più avventuroso.

Per sfuggire alle autorità i quattro si imbarcano clandestinamente su un lussuoso transatlantico, nascondendosi nella stiva. A bordo vengono scoperti e dopo una serie di inseguimenti su e giù per la nave finiscono per diventare le guardie del corpo di una banda di gangsters. Allo sbarco la figlia di uno dei gansters viene rapita e toccherà ai fratelli Marx salvare la situazione.

Il "muto" dei fratelli Marx in un test muto, ma a colori! Di che colore si tratta? Secondo Jeff Joseph - che ha ritrovato quest'autentica rarità - "potrebbe trattarsi di Multicolor, un precursore del Cinecolor. L'elemento nitrato rinvenuto lo scorso anno era una copia Cinecolor del 1940. Richard Dayton, dei laboratori YCM che hanno restaurato il frammento, dice che il negativo originale non avrebbe potuto essere un Technicolor, perché nel 1940 sarebbe stato difficile duplicare il Technicolor con il sistema Cinecolor. Poiché la copia ritrovata è un Cinecolor, la mia ipotesi è che si sia trattato di Multicolor. Ma è solo un'ipotesi". Comunque sia, l'aspetto più interessante del frammento è che Harpo sta provando una scena senza la sua celebre parrucca bionda, e indossa un accappatoio al posto dell'impermeabile.

Chiamato a dirigere il college di Huxley, da molti anni a digiuno di vittorie nel football, Quincey Adams Wagstaff (Groucho) cerca di assoldare due esperti giocatori (già al soldo della squadra avversaria come sabotatori), ma scrittura per sbaglio Barovelli (Chico) e Pinky (Harpo). Con i quattro Marx nelle retrovie (Zeppo nella parte del figlio di Groucho), Huxley vince la finale. Scritto da Bert Kalman, Harry Ruby (anche autore di musiche e canzoni), S.J. Perelman e Will B. Johnstone, è il più surreale, caotico e anarchico film marxiano nella sua satira della cultura universitaria USA. “Di qualsiasi cosa si tratti, io sono contro!” (I'm against it!), canta Groucho in apertura, e tutto il film, giocato sulla corda dell'assurdo, è sulla stessa riga antiautoritaria sino alla strepitosa partita conclusiva.

Un giovane giornalista assetato di gloria, Luther, rievoca una tragedia lontana avvenuta in una villa tenebrosa e, per meglio cogliere i particolari dei suoi insoluti misteri, vi passa una notte in cui accadono cose impressionanti. Dopo una denuncia per falso del proprietario della villa, la polizia vi fa un sopralluogo e scopre che Luther ha detto la verità.

Rob Schneider scrive e recita in questa commedia su un truffatore nerd i cui modi di truffa lo portano a una dura condanna al carcere. Terrorizzato all'idea di essere violentato in prigione, chiede l'aiuto di un misterioso esperto di kung-fu per insegnargli a combattere.