1941 - Jack La Motta inizia a tirare i primi pugni a New York, ma non riesce a sfondare perchè non vuole sottostare alle regole della malavita che controlla la boxe. Jack però é così bravo che riesce comunque a vincere il titolo della sua categoria. Ma gli anni dei trionfi passano ed arriva anche la crisi.

L'allenatore dei Miami Sharks Tony D'Amato e' in crisi adesso che la sua squadra dopo due anni di succesi e' in calo di rendimento, ad aggravare le cose ci sono l'infortunio del quarterback titolare "Cap" Rooney e le pressioni della giovane proprietaria Christina Pagniacci.

La preparazione atletica, il cameratismo universitario e l'avventura olimpica, a Parigi nel 1924, di due atleti britannici: Eric Liddel, cattolico religiosissimo, che corre per la gloria e la gioia del Signore, e Harold Abrahams, ebreo, che gareggia contro il pregiudizio della società protestante.

Il caso insolito di un film sul “futbòl” in forma di commedia romantica in ambiente scolastico: una storia d'amore tra due insegnanti che si conclude con la conversione di lei, contagiata dal tifo calcistico. A differenza del romanzo di Nick Hornby da cui è tratto, che va dal 1968 al 1992, il film si concentra sulla stagione calcistica 1988-89 (l'anno in cui, dopo 18 anni, l'Arsenal vinse il campionato inglese con una partita al cardiopalma sul campo di Liverpool) con brevi e occasionali ritorni all'indietro su Paul ragazzino e già tifoso. Nel film si vede poco il calcio giocato. Esordiente al cinema dopo aver fatto teatro e TV, Evans ha aggirato l'ostacolo limitandosi a qualche frammento di telecronache e a momenti di partitelle della squadra scolastica allenata da Paul. Più che sul calcio, è un film sulla passione, sull'ossessione per il calcio: pungente, divertente e tenero.

Germania, estate 1954, Matthias Lubanski (Louis Klamroth) ha undici anni. Vive con la madre e i fratelli in attesa del ritorno del padre Richard dal periodo di prigionia in Russia. Il ragazzo ha una smisurata passione per il calcio e il suo più grande idolo è la star della nazionale tedesca, Helmut Rahn (Sacha Göpel). Il calciatore, diventato per Matthias un sostituto della figura paterna, adotta il ragazzo come mascotte e gli chiede di seguirlo nei campionati mondiali di calcio che si svolgeranno in Svizzera, quella stessa estate. Purtroppo, il ritorno di Richard Lubanski, indurito dagli anni di guerra e prigionia, rompe gli equilibri nella vita del figlio, impedendogli di coronare il suo sogno e di raggiungere i suoi beniamini. Ma il cammino della nazionale non conosce ostacoli e l’undici tedesco è vicino a raggiungere la finale. Per Matthias è ancora tempo di sognare…

Dodgeball è un ulteriore capitolo della arcinota saga di assalto al botteghino da parte di Ben Stiller e compari. Il film risulta essere parente stretto del precedente Zoolander in quanto a demenzialità. Per il vecchio Ben un ruolo finalmente un pizzico diverso: lo ritroviamo infatti nei panni del cattivissimo e stupidissimo proprietario di una catena di centri di fitness, smanioso di globalizzare anche il più piccolo centro sportivo. Una modesta palestra di periferia cercherà di non farsi piegare economicamente puntando tutto sul primo premio del campionato di Dodgeball, che finirà, nemmeno a dirlo, con una sfida all'ultimo sangue tra i buoni e i cattivi.

Torrance, leader delle ragazze pon pon del Rancho Carne High School di San Diego, vuole vincere per il sesto anno consecutivo il campionato nazionale, ma non trova coreografie originali per la gara. E stavolta le avversarie sono temibili, come le cheerleaders dell'East Compton, l'unica squadra a maggioranza nera che ha il suo punto forte nei balletti hip hop e i cui colori sono quelli della Giamaica.