Un gruppo rivoluzionario di attivisti, scienziati, agricoltori e politici si uniscono in un movimento globale di "agricoltura rigenerativa" che potrebbe bilanciare il clima, rifornire le nostre vaste riserve idriche e nutrire il mondo.

Regista ed autore delle musiche, seguendo il loro particolare filo conduttore, in questo film concentrano tutta la loro attenzione sul lavoro dell'uomo, sull'opulenza dell'occidente e le inutili fatiche del terzo mondo, dopo aver affrontato la contrapposizione tra la natura e il lavoro dell'uomo in 'Koyaanisqatsi'.

Il pinguino imperatore che vive nelle regioni antartiche deve migrare per diversi mesi in determinate zone per riprodursi e allevare i propri figli. La marcia dei pinguini segue da vicino il viaggio di una colonia e successivamente una coppia di questi che affronta diverse marce affinché il piccolo possa resistere al freddo e alla fame del periodo dopo la sua nascita. Il film mostra le sofferenze dei pinguini durante la loro riproduzione, partendo dalla marcia che dall'oceano li porterà all'interno della regione ghiacciata. Qui si formeranno le coppie che si riprodurranno e aspetteranno la nascita del loro unico figlio. Alcuni piccoli muoiono dal freddo ed il motivo è perché uno dei pinguini ha sbagliato qualche passo della loro danza facendo così cadere l'uovo nel ghiaccio e facendolo congelare... e allora la madre va a rubare il figlio ad un altro pinguino