Il sergente di polizia Howie (Edward Woodward), di ferrea moralità, si reca nell’isoletta di Summerisle al largo della Scozia per indagare sulla presunta scomparsa di una ragazzina. Sull’isola trova un clima disorientante e disinibito che lo frastorna: le cose sembrano affermarsi e negarsi contemporaneamente. La ragazzina sembra addirittura non essere mai esistita. Lord Summerisle (Christopher Lee) è affabile e cordiale, ma il suo comportamento è bizzarro e a tratti minaccioso. Il poliziotto cerca di imporre la sua volontà per far rispettare la legge, ma si rende conto che il mistero è più complesso e profondo di quanto immaginasse. Un horror veramente sui generis, fortemente sostenuto da Christopher Lee, che lo ritiene il suo miglior film e nel quale certamente offre la sua migliore, più partecipe e sfaccettata, interpretazione.
Lo psicologo americano Holden, recatosi in Inghilterra per un congresso di parapsicologia, viene a sapere che un suo collega è morto in circostanze misteriose. I collaboratori del deceduto sembrano crede che questo infausto incidente sia opera di forze sovrannaturali ma Holden non vuole crede a queste superstizioni. Le indagini lo porteranno a doversi ricredere.
Nell'Inghilterra del '600 una ragazza diventa sacerdotessa di Satana. Ogni sorta di calamità si abbatte sulla zona (avvengono persino sacrifici umani). Ci pensa un giudice a por fine a tutto uccidendo la sacerdotessa.
Prima del matrimonio, Kübra è posseduta da demoni. Quando un esame rivela tutto l'orrore della cosa, la sua amica psichiatra cerca di fare un esorcismo.
Nel corso di una spedizione archeologica in Scozia gli studiosi si imbattono in uno strano fossile che giace tra gli strati del terreno di una fattoria abitata da due graziose sorelle. Una leggenda del luogo racconta che nei tempi antichi un Lord tenesse prigioniero un dragone. Le cose sono invece ancora più orripilanti: allo scopo di ridare la vita a una creatura demoniaca, una vampira pluricentenaria cerca una vergine da sacrificare.