Il viaggio condotto da Sandro Lombardi attraverserà i diversi luoghi caravaggeschi: Roma, Napoli, Malta, la Sicilia, tutte quelle terre in cui Caravaggio e le sue inquietudini hanno lasciato traccia concreta. Il docu-film farà poi tappa al Sacro Monte di Varallo, complesso devozionale affrescato da Gaudenzio Ferrari e celebre in tutto il mondo per la sensibile, emozionante rappresentazione teatrale e scenografica della Via Crucis e dei luoghi santi della storia di Cristo. Perché forse è proprio tra queste statue e tra questi affreschi che si nascondono, almeno in parte, le radici dell’arte di Caravaggio.

Guido Magnone disegna a mano scatole di cartone per la piccola attività dei suoi genitori. Un amico pittore ama la sua pennellata e lo spinge a frequentare le Belle Arti. Supera un concorso esterno, lo vince, fa amicizia con gli scultori César e Féraud, surrealisti, un pugno di bohémien. Ha poi scoperto la montagna ed è diventato rapidamente uno dei migliori alpinisti della sua generazione. Ha fatto conquiste prestigiose come la parete ovest dei Drus nelle Alpi, le prime salite del Fitz Roy in Patagonia con Lionel Terray o del Makalu in Himalaya... Magnone ha anche partecipato alla creazione dell'UCPA e sarà presidente della Groupe de Haute Montagne dal 1961 al 1965. Dal 1977 Guido torna alla sua prima passione: la scultura, per dedicarsi completamente ad essa intorno al 1990. Riprende ad esporre nel 1996. Nel 2002 espone le sue sculture a Parigi, Bourg-la- Reine, Aosta poi a Etroubles nel 2009.