Una giovane miliardaria determinata, contrariamente al volere paterno, a sposarsi con un aviatore, fugge da casa per raggiungere il suo fidanzato a New York. Durante il viaggio fa conoscenza con un giornalista simpatico, quanto burbero e rettissimo, il quale si assume il compito di farle da tutore.

Umiliato, il 13enne Josh esprime il desiderio di diventare grande e il mago di una macchinetta di un luna park lo esaudisce. Si ritrova nel difficile mondo dei grandi con un corpo da 30enne e la testa di un 13enne. P. Marshall, matematica e psicologa, non è riuscita ad approfondire più di tanto l'indagine psicologica, ma ha saputo costruire un film piacevole, pieno di trovate. Sullo stesso spunto l'italiano Da grande (1987).

A Chicago un architetto, Bob, dopo aver perso la moglie Elizabeth in un incidente stradale, conosce e instaura un profondo legame con Grace, una cameriera che è stata da poco sottoposta a un trapianto cardiaco e che sta cominciando una nuova vita. Ma la particolarità di cui essi non sono a conoscenza è che il nuovo cuore di Grace è quello della defunta Elizabeth.

Ambientato in Cornovaglia il film racconta la storia di Yanko Goorall, russo unico sopravvissuto del un naufragio della nave che lo stava portando nelle Americhe. Mentre sta lavorando al servizio del Sig. Swaffer, assiste alla consueta partita di scacchi tra Swaffer e il medico del paese il Dr. James Kennedy. È proprio il dottore, la voce narrante del film, che vista la notevole capacità di giocare a scacchi di Yanko, capisce che non si tratta di un uomo privo di intelletto, bensì di uno straniero, un russo appunto. Da quel giorno i due diventano grandi amici e anche gli Swaffer riconoscono a Yanko una dignità di uomo che prima gli avevano negato, iniziando a pagarlo per il lavoro svolto. Yanko nei primi giorni di permanenza nella terra straniera ha avuto modo di incontrare Amy Foster, l'unica che è stata gentile e premurosa nei suoi confronti. Dopo imparato la lingua e risparmiato del denaro, inizia quindi il corteggiamento dell'amata Amy...

Se sapesse che con questo vestito perderò la verginità...", pensa la figlia quindicenne di Nick (Gibson). Il fatto è che lui sa leggere nel pensiero. Per via di una certa scossa elettrica ha acquisito questa facoltà. E non sono pochi i vantaggi: a letto una collega gli sussurra "ma come facevi a sapere come e dove lo volevo?". Inoltre ha anche la possibilità di "usurpare" le idee di Darcy (Hunt) la creativa che gli ha soffiato il posto di direttore artistico. Entrando, così profondamente, nei pensieri delle donne, ragionando come loro, Nick inventa (per la Nike), una sensazionale campagna pubblicitaria. Nel frattempo ha costruito il rapporto con la figlia, ha salvato la vita a una collaboratrice depressa e ignorata da tutti, e si è innamorato, corrisposto, dell'"usurpatrice". Poi tutto, proprio tutto, torna a posto.

Laurent e Loli sono apparentemente una coppia senza problemi: Laurent ha un buon lavoro e tante avventure extraconiugali che riesce a tenere ben nascoste, Loli è una casalinga rassegnata. Quando in casa arriva Marijo, lesbica dichiarata e intraprendente, all'arroganza supponente di Laurent si contrappone la dolcezza di Loli che si affeziona a questa bizzarra nuova arrivata. Gran successo in Francia, è una commediola finto-trasgressiva e realizzata con astuzia. Compaiono anche le due figlie di John Boorman e, nel finale, Miguel Bosé.

Pippa Lee (Robin Wright Penn) è una donna che conduce una vita affascinante e privilegiata. È la moglie devota di un editore (Alan Arkin), che ha tuttavia molti anni più di lei, ha due figli già cresciuti e un amico fidato con cui parla spesso di sé. Tuttavia quando accetta di trasferirsi con il marito in Connecticut, in una comunità di pensionati, il suo solido mondo viene messo alle prova. E l'immagine idilliaca che ha costruito intorno alla sua persona mostra fantasmi di un'altra Pippa Lee, che emerge dal passato e con la quale deve confrontarsi.

Sequestrata da un gruppo di teppisti, Manu viene violentata. Il fratello accusa Manu di non aver fatto nulla per evitarlo, e allora lei lo uccide. Nadine intanto, durante una colluttazione, colpisce mortalmente la ragazza con cui divide l'appartamento. Manu e Nadine non si conoscono e quando si incontrano per caso all'uscita della metropolitana decidono di rimanere insieme e di cominciare un viaggio senza meta. Cominciano così a vagare per le periferie cittadine della Francia, attirando uomini che regolarmente eliminano con crudeltà. L'ansia distruttiva delle due ragazze le porta a lasciarsi alle spalle una scia di sangue e di delitti.

A Città del Capo, la lotta fra bande di trafficanti rivali spinge un onesto poliziotto a lavorare per un potente criminale.