Anonima e sfruttatrice, una rete di chat room online dilagava di crimini sessuali. La caccia ai suoi operatori richiedeva coraggio e tenacia.

Nel 2004 la sedicenne Cyntoia Denise Brown è arrestata a Nashville, nel Tennessee, per l'omicidio di un uomo di 43 anni che l'aveva abbordata per fare del sesso. Così viene processata come un'adulta e condannata all'ergastolo, trovandosi con un destino ormai segnato. Il documentario mostra la complessità di una bambina che era il prodotto di tre generazioni di violenza contro le donne nella sua famiglia biologica. Nel 2019, dopo quasi dieci anni di ricorsi, il governatore Bill Haslam accetta la domanda di grazia di Cyntoia. Tutto questo è avvenuto in seguito a una lenta mutazione all'interno dello stato in favore di un cambiamento nelle leggi sulle condanne ai minori. Inoltre hanno inciso le dimostrazioni di maturità, istruzione e buona condotta della detenuta. Daniel H. Birman si è occupato della regia, ma anche della produzione assieme Megan E. Chao, responsabile del montaggio.