Char e Olivier rievocano una serie di avvenimenti e fanno luce sulla storia della Palestina (e ciò che i media chiamano conflitto israelo-palestinese), dalle sue origini ai giorni nostri. “Impara dal passato per capire il presente!” è, in buona sostanza, il loro motto. Il film raccoglie analisi geopolitiche, interviste a esperti internazionali, testimonianze di storici, cittadini palestinesi e francesi, accompagnate da immagini riprese nei territori palestinesi occupati e nella Striscia di Gaza. Char e Olivier vorrebbero catturare l’interessare di tutti coloro che la durata del conflitto ha scoraggiato, e vorrebbero non sentirsi più dire “Non capisco niente!”. Con questo film, sono riusciti, in ogni caso, a offrire chiavi di lettura e a liberare la mente da molti cliché.
Nel 2014, il produttore americano Tim Bruns ha trovato le scogliere in un piccolo villaggio a cinque minuti a nord di Ramallah e si è messo al lavoro chiodando tutte le salite facili e poi tracciando le vie di arrampicata in modo che fosse pronto per iniziare a insegnare alle persone come arrampicare. Bruns e Harris hanno anche aperto Wadi Climbing, la prima palestra di arrampicata indoor in Palestina. Oggi, riuniti sulle colline della Palestina devastate dal conflitto, un gruppo eterogeneo di beduini, attivisti e professionisti urbani abbraccia l'arrampicata su roccia come una tregua tanto necessaria dal fardello dell'occupazione israeliana. Lo scrittore e alpinista americano Andrew Bisharat visita la Cisgiordania per esplorare le proprie radici e il potere dell'arrampicata di trasformare la vita. Questo documentario fa parte della serie Reel Rock 17 pubblicata nel 2023.
Hebron è nota nel mondo per essere la città della tomba di Abramo e dei patriarchi, venerati da musulmani, ebrei e cristiani. Un luogo di venerazione ma anche di esacerbati conflitti. Dopo un susseguirsi di atroci fatti di sangue, Israele e l’Autorità palestinese hanno concordato di dividere la città in due zone: una palestinese e l’altra sotto il controllo militare israeliano. Il documentario è costituito dal racconto in prima persona di quattro adolescenti e preadolescenti, che vivono nella parte della città occupata dalle truppe israeliane e progressivamente colonizzata. Il racconto della vita quotidiana dei ragazzi e delle ragazze intervistati è drammatico nella sua semplicità.