Dio e Satana combattono sulla terra; per sistemare le cose puntano sull'anima di Faust, un alchimista dotto e devoto.

Tra un impiegato degradato nel fisico, un immigrato violentemente attaccato per strada e un mago in drammatica crisi di abilità troviamo Karl, un uomo con il volto ricoperto di cenere, simbolo della difficoltà della condizione umana.

Due vagabondi (Frankeur e Terzieff) vanno dalla Francia al santuario di Santiago de Compostela, in Spagna, mandati da uno strano individuo in cappa e cappello. Fra incontri, racconti, rievocazioni, apparizioni e altri espedienti narrativi, il loro diventa un viaggio attraverso venti secoli di cristianesimo, di conflitti dottrinari, di disquisizioni, di eresie, di anatemi, di miracoli, in un curioso e spregiudicato assemblaggio. L' "ateo per grazia di Dio" Buñuel (con l'ausilio di Jean-Claude Carrière per la sceneggiatura) offre una personalissima rivisitazione della storia della Chiesa, condotta con arguta manipolazione delle fonti dottrinali. Un limpido e geniale viaggio metastorico, di un vecchio surrealista mai pentito.

Flora è una madre single che fatica a gestire il figlio Max, un adolescente ribelle. I suoi sforzi per tenerlo fuori dai guai porteranno a una chitarra acustica malandata, a un musicista di Los Angeles ormai finito e all’armonia in questa famiglia dissestata di Dublino.

Il giovane Fando e la sua ragazza Lis si mettono in viaggio per raggiungere Tar, il paese della felicità e dell'amore. Lis è paralitica e Fando si trascina su una carrozzella o se la carica sulle spalle. Ma il viaggio è lungo e popolato di strani personaggi: Fando decide allora di abbandonare Lis e di proseguire da solo. Ma le suggestioni sono troppo forti. Fando, allora, torna da Lis.

Uno scienziato americano nel corso di un viaggio di lavoro in Germania conosce e si innamora di una bellissima donna. Dopo un breve periodo di fidanzamento lo scienziato la sposa e la porta negli Stati Uniti. Ma un brutto giorno l'uomo viene contaminato dalle radiazioni e così la moglie, per pagargli le costosissime cure, è costretta a tornare a lavorare in un night club. Una sera conosce un playboy da cui si sente terribilmente attratta.

L'imprenditore Castella ha una vita non particolarmente brillante e la sua è la cultura televisiva che impera nella borghesia dei nostri giorni. Una sera però rimane colpito da una rappresentazione teatrale di Berenice e si innamora del testo e dell'attrice che ne è protagonista. Entra nel giro di attori e registi non accorgendosi di quanto questi stiano prendendo in giro la sua mancanza di cultura. Intorno a lui ruotano personaggi alla ricerca di un senso nella vita e nei sentimenti. Agnés Jaoui ha diretto con mano ferma un film che è frutto di un lavoro attento sui personaggi e di un'orchestrazione davvero magistrale per un'opera prima.

Michael Corleone (Joseph Kaufmann), è l'ingenuo figlio di una famiglia mista formata da padre italiano e madre ebrea. Aspirando a diventare vignettista, Michael va via di casa e arrecherà offesa alla sua famiglia portando avanti una relazione con una donna di colore.