A causa della privatizzazioni thatcheriane, l'immigrato francese Henry Boulanger (Jean-Pierre Léaud) viene licenziato. Dopo due tentativi di suicidio falliti, Henry decide di pagare un killer (Kenneth Colley) perché lo uccida ma, dopo aver conosciuto una giovane venditrice di rose (Margi Clarke) al Pub, si innamora e ritrova la voglia di vivere. Insieme, tenteranno di fermare il killer.

George e sua moglie Teresa vivono su un'isola nel castello dove Sir Walter Scott scrisse "Rob Roy": non succede mai nulla; Teresa si annoia e flirta con chiunque capiti a tiro; George sta bene lontano dalla vita di città. Un giorno arrivano Dick e Albert, criminali reduci da una rapina andata male: Albert muore e Dick tiene in ostaggio i due coniugi. Tra i tre nasce un rapporto surreale, e così pure si dipana la loro obbligata convivenza.

Goddard Bolt, un miliardario senza scrupoli, vuole costruire un centro industriale in un quartiere periferico di Los Angeles del quale è proprietario per metà. L’altra metà è di un altro miliardario, Vance Crasswell che propone a Bolt una scommessa: se riuscirà a vivere per trenta giorni in incognito come un barbone il terreno sarà suo; altrimenti tutta l’area andrà a Vance. Spinto dalla sua presunzione Bolt accetta l’ardua scommessa.