Tre giovani amici di origine ucraina, operai in un'acciaieria di Clairton (Pennsylvania), partono per il Vietnam dopo aver festeggiato il matrimonio (rito ortodosso) di uno di loro. Catturati dai Vietcong, subiscono la tortura della roulette russa, ma riescono a fuggire. Mike (De Niro) rimpatria, carico di medaglie; Steven (Savage) perde le gambe e Nick (Walken) trova a Saigon la morte che aveva cercato con accanimento. All'inferno e ritorno. Il Vietnam occupa la parte centrale e un breve capitolo (enfatico) verso la fine, in cadenze di un'apocalisse allucinata, di un carnevale di morte.

Dopo l'interrogatorio della Gestapo, un prigioniero politico tenta la fuga, ma viene riacciuffato e lasciato privo di sensi in una cella. Da quel momento si dedica con meticolosità a ideare un piano di fuga. L'arrivo di un nuovo compagno di cella gli fa temere di essere spiato, ma la condanna a morte gli infonde nuove forze. Trascorsi momenti di angoscia, riesce ad attuare felicemente il suo piano e a riconquistare la libertà.

Durante la seconda guerra mondiale alcuni prigionieri angloamericani esperti di fuga vengono riuniti in un campo nazista costruito appositamente per evasori specializzati. Un errore clamoroso, perché fin dal primo giorno essi mediteranno la fuga, tentando il colpo grosso attraverso la pianificazione di un'evasione di massa di oltre duecento detenuti...

Nel 1984 Betty Mahmoody vive nel Michigan con la piccola Mahtob ed il marito Moody. Questi è un medico iraniano che da venti anni si è integrato negli Stati Uniti, anche se a volte i colleghi ironizzano sulla sua pelle molto scura e le sue capacità professionali. Poiché lui, dopo dieci anni di assenza da Teheran, insiste per andare a visitare i suoi e far loro conoscere moglie e figlia - sebbene l'Iran sia in piena guerra - Betty acconsente. Un nugolo di congiunti li attende all'aeroporto con fiori e feste, ma il clima fa presto a cambiare. Betty e la piccola devono, come d'uso, prendere i pasti con le donne di casa, c'è la grossa difficoltà della lingua, l'americana deve portare lo chador. Ma ecco improvvisa la trasformazione di Moody: da padre e marito.

All'inizio Martin Burney sembrava essere l'uomo che Laura aveva sempre sognato. Bello, di successo, attraente e sexy. Solo dopo averlo sposato si era accorta che il vero Martin era il peggior incubo che una donna potesse avere: incapace di controllarsi, dominatore e pericolosamente violento. Dopo tre anni vissuti all'insegna della paura, Laura progetta la sua fuga. Conscia che nulla, tranne la sua morte, potrebbe impedire a Martin di ritrovarla, finge di annegare e si trasferisce in un paesino del Midwest. Nonostante abbia cambiato aspetto ed identità, Laura vive nel terrore, ossessionata dal ricordo della brutalità di Martin: un ricordo che diventa spaventosamente vivo quando Martin scopre che Laura è ancora viva. Trasportato dalla sua folle ossessione, Martin è pronto a tutto pur di ritrovare sua moglie e fargliela pagare cara

Storia dell'amicizia che lega tre donne apparentemente diverse tra loro, ma tutte reduci da insoddisfacenti esperienze domestiche: una jazz-woman omosessuale e provocatoria, una borghese "all american" malata di Aids e una giovane irriverente e inarrestabile.

Durante la guerra di Secessione un capitano nordista (Flynn) deve difendere dai sudisti un carico d'oro.

Una giovane donna fugge dal suo passato e scappa in Inghilterra in cerca di una nuova vita. Accetta un lavoro come occupandosi di un tetraplegico, ma il peso del lavoro le smuove il passato. Sembra che i limiti della cura non siano sempre così chiari come dovrebbero essere.